Articoli con tag Respingimenti scolastici

Servizio di Report Time su Umar, ragazzo respinto dalle scuole bolognesi

LOGODefEsce su Report Time un servizio sulla storia di Umar, ragazzo quindicenne che per più di un anno è stato respinto dalle scuole bolognesi con la classica risposta “siamo pieni” e senza che la sua iscrizione venisse nemmeno registrata.

Solo dopo l’interessamento dell’Osservatorio sui Respingimenti Scolastici e con l’aiuto della giornalista, ad Umar è stato trovato un posto a scuola, ma chissà quanti sono gli studenti – soprattutto migranti – che rimangono “fantasmi” della scuola e che si vedono negato un diritto fondamentale, per di più in età da scuola dell’obbligo.

Qua il link all’articolo: http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/scuola-accettano-studente-solo-alla-telecamera/b440995e-5302-11e4-8e37-1a517d63eb63.shtml

Oggi alle h10 l’Osservatorio ha convocato un presidio davanti all’Ufficio Scolastico in via de’ Castagnoli 1

A seguire conferenza stampa h12

 

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Presidio contro i respingimenti scolastici – Martedì 14 h10 all’Ufficio Scolastico (via de’ Castagnoli)

BASTA RESPINGIMENTI SCOLASTICI, BASTA RAZZISMO ISTITUZIONALE

È passato un anno dal caso del bambino bengalese escluso dalla scuola e dalle numerose mobilitazioni portate avanti dall’Osservatorio sui Respingimenti Scolastici, organismo informale costituito da varie realtà cittadine sensibili alle problematiche dei migranti e della scuola. Nonostante i vari appelli a garantire un diritto universale come quello allo studio e a riorganizzare definitivamente l’istituzione scolastica, ci siamo ritrovati di nuovo a settembre con una situazione di sempre maggior emergenza.

L’anno scolastico è iniziato con 33 ragazzi/e che, nonostante l’iscrizione, sono rimasti/e fuori dalle classi. Secondo i numeri della Prefettura, poi, entro dicembre arriveranno tramite ricongiungimento familiare altri 77 minori in età da obbligo scolastico. Come verrà garantito loro il diritto allo studio?

Nonostante i finti buoni propositi e la propaganda del Protocollo per l’accoglienza e
l’inclusione degli alunni stranieri nelle scuole
, sul territorio bolognese si continuano a rimandare a casa gli studenti migranti e le loro famiglie. L’Ufficio scolastico provinciale e gli altri enti competenti non hanno trovato ancora una soluzione per garantire loro un diritto sancito dalla Costituzione e da tante altre leggi internazionali.

Questi sono solo i dati “ufficiali”: infatti tutte le realtà che fanno parte dell’Osservatorio vengono quotidianamente a conoscenza di nuovi casi. Spesso le scuole vengono meno al loro dovere di prendersi carico dell’iscrizione con l’ormai consueta frase «Siamo pieni», contravvenendo ad un obbligo previsto per legge. Rimandare a casa senza iscrizione tutti/e questi/e ragazzi/e finisce per renderli veri e propri fantasmi del sistema scolastico italiano e in alcuni casi viene negato loro il diritto all’istruzione anche per più anni di seguito.

Sempre più numerosi sono i casi dei minori costretti a frequentare scuole molto distanti dalla loro abitazione, spesso senza una rete di trasporti adeguata e rendendo complicato se non impossibile una frequenza costante e adeguata.

Altro caso emblematico, che prescinde dalla sfera dell’obbligo, è quello che riguarda le scuole superiori: per ragazzi/e stranieri/e è diventato praticamente impossibile scegliere un percorso di studi in autonomia e adeguato alle proprie inclinazioni e desideri. Sempre più gli studenti migranti sono costretti a iscriversi in quegli istituti che hanno posti disponibili e che, guarda caso, sono solo scuole di avviamento al lavoro e professionali, determinando una selezione preventiva dei futuri assetti della società italiana.

È evidente che nel sistema scolastico locale e nazionale non c’è una volontà politica reale volta a garantire l’inserimento dei migranti e a tutelare l’effettiva parità di diritti tra cittadini italiani e non.

È questo il modello della #buonascuola di Renzi in continuità con politiche decennali di definanziamenti, privatizzazioni e discriminazioni.

Nonostante si continui ad affrontare la situazione come un’emergenza, noi ribadiamo che il problema è strutturale: il modello è quello di una scuola sempre più classista e razzista a cui ci opponiamo fermamente.

La scuola che vogliamo deve essere aperta, inclusiva, solidale, un luogo di aggregazione e incontro tra persone e culture diverse.

Ancora una volta ci troviamo davanti a casi quotidiani di razzismo istituzionale.

Ancora una volta non staremo in silenzio a osservare ma denunceremo di nuovo le pratiche razziste dei respingimenti scolastici e porteremo le testimonianze degli studenti e delle famiglie coinvolte: per questo invitiamo la stampa, i genitori, gli insegnanti e chiunque si opponga a questo modello scolastico

Martedì 14 ottobre

Presidio ore 10.00

Conferenza stampa ore 12.00

davanti all’Ufficio scolastico via de’ Castagnoli 1

Per la parità di diritti tra migranti e non! Per la libertà di circolazione e di istruzione, contro i respingimenti scolastici!

Osservatorio contro i respingimenti scolastici

tel. +39 3396574312

Email. norespingimentiscolastici@gmail.com

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Vi osserviamo! E’ operativo a Bologna l’Osservatorio contro i respingimenti scolastici

LOGODefDopo il caso del ragazzo bengalese respinto al momento di iscriversi a scuola, nasce a Bologna l’Osservatorio contro i respingimenti scolastici, ‎di cui riportiamo il volantino di presentazione. L’osservatorio mette a disposizione un numero di telefono al quale inviare segnalazioni e notizie utili per monitorare la situazione relativa ai respingimenti scolastici. L’osservatorio scenderà in piazza il prossimo Primo Marzo alla manifestazione dei e delle migranti per dare visibilità alla questione dei respingimenti. Questa é infatti un’altra espressione del razzismo istituzionale di cui sono vittime i migranti in questo Paese e contro cui prenderanno parola il Primo Marzo.

VI OSSERVIAMO! NO AI RESPINGIMENTI SCOLASTICI!

A dicembre il caso di un ragazzo bengalese che è stato rifiutato dalla scuola alla quale aveva chiesto di iscriversi ha attirato l’attenzione dei media. In seguito alla denuncia della Scuola di Italiano con Migranti di XM24 è stato subito trovato un posto per lo studente, che per ben otto mesi ha subito una grave lesione del suo diritto all’istruzione, pur sancito dalla Costituzione. Il 3 febbraio, giorno dell’apertura delle prescrizioni, abbiamo convocato una conferenza stampa affermando che quello denunciato non è un caso isolato, ma una situazione sempre più diffusa ed allarmante: siamo davanti ad un altro esempio di razzismo istituzionale che colpisce i migranti in questo Paese.

 Abbiamo deciso perciò di aprire un Osservatorio contro i respingimenti scolastici, per raccogliere tutti i casi di respingimenti scolastici e denunciarli pubblicamente. La lesione del diritto all’istruzione, che ormai troppo spesso coinvolge i figli dei migranti, è una pratica chiaramente discriminatoria: i responsabili sono perseguibili legalmente e chi subisce un danno può esigere un risarcimento.

La scuola destinataria dell’iscrizione è infatti tenuta a procedere all’accettazione della stessa ovvero smistare la domanda ad altro istituto laddove non abbia modo di accogliere la domanda, ma sempre nel rispetto delle preferenze indicate dalla famiglia al momento di iscrizione del proprio figlio. In ogni caso le scuole e l’ufficio scolastico devono formalmente farsi carico di tutti gli alunni in egual modo e provvedere efficacemente al loro inserimento scolastico.

Nel caso capiti anche a tuo figlio di essere respinto dalla scuola, fai una segnalazione e rivolgiti agli avvocati dell’osservatorio contro i respingimenti scolastici di Bologna.

 Come studenti, genitori, insegnanti e personale amministrativo delle scuole vigileremo sui casi di respingimento scolastico,  e sulle prassi che vedono la creazione di classi ghetto.

Per noi si tratta di evidente razzismo istituzionale che, sommato alle carenze strutturali di risorse destinate alla scuola pubblica, impone di attivarsi e denunciare i responsabili!

Osservatorio contro i respingimenti scolastici

Tel. 3396574312

e-mail: osservatoriorespingimenti@lists.contaminati.net

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Nasce l’osservatorio contro i respingimenti scolastici

LOGODefA dicembre il caso di un ragazzo bengalese che è stato rifiutato dalla scuola alla quale aveva chiesto di iscriversi ha attirato l’attenzione dei media. In seguito alla denuncia della Scuola di Italiano con Migranti di XM24 è stato subito trovato un posto per lo studente, che per ben otto mesi ha subito una grave lesione del suo diritto all’istruzione, pur sancito dalla Costituzione. Il 3 febbraio, giorno dell’apertura delle prescrizioni, abbiamo convocato una conferenza stampa affermando che quello denunciato non è un caso isolato, ma una situazione sempre più diffusa ed allarmante: siamo davanti ad un altro esempio di razzismo istituzionale che colpisce i migranti in questo Paese.

Abbiamo deciso perciò di aprire un Osservatorio contro i respingimenti scolastici, per raccogliere tutti i casi di respingimenti scolastici e denunciarli pubblicamente. La lesione del diritto all’istruzione, che ormai troppo spesso coinvolge i figli dei migranti, è una pratica chiaramente discriminatoria: i responsabili sono perseguibili legalmente e chi subisce un danno può esigere un risarcimento.

La scuola destinataria dell’iscrizione è infatti tenuta a procedere all’accettazione della stessa ovvero smistare la domanda ad altro istituto laddove non abbia modo di accogliere la domanda, ma sempre nel rispetto delle preferenze indicate dalla famiglia al momento di iscrizione del proprio figlio. In ogni caso le scuole e l’ufficio scolastico devono formalmente farsi carico di tutti gli alunni in egual modo e provvedere efficacemente al loro inserimento scolastico.

Nel caso capiti anche a tuo figlio di essere respinto dalla scuola, fai una segnalazione e rivolgiti agli avvocati dell’osservatorio contro i respingimenti scolastici di Bologna.

Come studenti, genitori, insegnanti e personale amministrativo delle scuole vigileremo sui casi di respingimento scolastico,  e sulle prassi che vedono la creazione di classi ghetto.

Per noi si tratta di evidente razzismo istituzionale che, sommato alle carenze strutturali di risorse destinate alla scuola pubblica, impone di attivarsi e denunciare i responsabili!

Osservatorio contro i respingimenti scolastici

Tel. 3396574312

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Rassegna stampa Respingimenti scolastici – Atto 3

sim_xm24

Questi i primi articoli sul presidio/conferenza stampa di oggi:
http://www.radiocittafujiko.it/news/xm24-no-ai-respingimenti-scolastici

http://www.tgr.rai.it/dl/tgr/regioni/PublishingBlock-7fe62863-62cd-4276-9560-cfd75abeea68.html?idVideo=ContentItem-14b2ac8f-67b1-4ebb-a22f-d7da6c61e55e
(al minuto 8)

http://radio.rcdc.it/archives/respingimenti-scolastici-martinez-132625/

 

…che si aggiungono a quelli già pubblicati da dicembre ad oggi e che trovate qui e qui

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PRESIDIO-CONFERENZA STAMPA contro i RESPINGIMENTI SCOLASTICI: lunedì 3 febbraio alle ore 12

PRESIDIO-CONFERENZA STAMPA : lunedì 3 febbraio alle ore 12
davanti all’Ufficio Scolastico della provincia di Bologna, Via de’ Castagnoli 1, Bologna. Questo l’appuntamento chiamato da Scuola d’Italiano con MigrantiXM24, Coordinamento Migranti, Sportello LegaleXM24 e a cui molte altre realtà hanno aderito
<B>Scuola, crescono gli alunni stranieri<br>da settembre saranno 500 mila</B>
Nel giorno di apertura delle pre-iscrizioni alle scuole, lunedì 3 febbraio, convochiamo una conferenza stampa alle ore 12 davanti alla sede dell’Ufficio Scolastico della provincia di Bologna (Via de’ Castagnoli 1, Bologna), per denunciare che, anche se il singolo caso del bambino bengalese è stato risolto, nulla è stato fatto per risolvere i problemi strutturali che avevano causato la sua esclusione dalla scuola. Vogliamo quindi dire pubblicamente che siamo pronti a denunciare ulteriori casi simili e a lottare contro ogni discriminazione, avviando anche azioni legali con la richiesta di ingenti risarcimenti alle istituzioni inadempienti.

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BAMBINI E BAMBINE MIGRANTI FUORI DALLE SCUOLE DELL’OBBLIGO in Bolognina: L’AUTORGANIZZAZIONE POLITICA SMUOVE LE ISTITUZIONI! (Atto II)

A pochi giorni dal nostro comunicato stampa, che ha reso pubblica la vicenda del bambino bengalese per mesi escluso dalle scuole pubbliche bolognesi, sentiamo la necessità di ripercorrere e chiarire alcuni degli sviluppi mediatici e politici a riguardo.

A distanza di sole 24 ore dalla nostra denuncia gli uffici di competenza hanno magicamente individuato dei posti liberi nelle classi, posti che per mesi erano stati inesistenti!

Tutto ciò dimostra l’assenza, all’interno del sistema scolastico locale e nazionale, di una reale volontà politica volta a garantire l’inserimento dei migranti ed una effettiva parità di diritti tra cittadini italiani e non.

Come Scuola d’Italiano Con Migranti, riteniamo infatti che la celerità con cui si è risolta la faccenda del bambino sia la dimostrazione dell’implicito razzismo istituzionale che quotidianamente denunciamo e combattiamo.

La stessa CGIL ha confermato pubblicamente come le discriminazioni scolastiche rappresentino ormai la normalità, rendendo necessario l’interessamento di italiani per iscrivere figli di migranti nei nostri istituti scolastici. La domanda ci sorge spontanea: perché il maggior sindacato confederale italiano non ha denunciato a suo tempo tali situazioni? Come può convivere pacificamente con una situazione tanto grave?

Inoltre non ci convincono affatto le giustificazioni addotte dalla provveditrice Martinez, secondo la quale non esiste una procedura standard per far fronte a questo tipo di richieste. Come hanno giustamente sottolineato dall’ASGI, infatti, la legge è chiara e sancisce il diritto all’istruzione per tutt* e la possibilità di iscriversi in qualsiasi momento dell’anno.

Infine, di fronte al polverone mediatico sollevatosi negli scorsi giorni ed alla conseguente richiesta di interrogazione parlamentare al ministro dell’istruzione, sottolineiamo come ancora una volta la politica istituzionale ed il parlamento si muovano su pressioni ed istanze di quella auto-organizzata, auto-gestita e popolare. Sappiamo bene che si tratta di nient’altro che di strumentalizzazioni o di goffi tentativi di nascondere l’ormai disastrato sistema di welfare sociale, al contempo proteggendone i responsabili.

Per questi motivi, per noi questa vicenda non si concluderà affatto quando il ragazzino, il 7 gennaio, sarà finalmente tra i banchi di scuola, perché restano irrisolti i problemi strutturali che hanno determinato la sua esclusione da scuola per tutti questi mesi. Perciò continueremo a monitorare la situazione e la gestione delle scuole pubbliche di questa città ed a denunciare ogni nuovo caso di discriminazione al loro interno con tutti gli strumenti necessari.

Per la giustizia sociale!
Per la parità di diritti tra migranti e non!
Per la libertà di circolazione e di istruzione, contro i respingimenti scolastici!

SIM XM24
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BAMBINI E BAMBINE MIGRANTI FUORI DALLE SCUOLE: Rassegna stampa completa (finora)

17 DICEMBRE

http://www.zic.it/sim-xm24-in-bolognina-bambini-rifiutati-dalla-scuola-pubblica/

http://www.radiocittafujiko.it/news/ragazzino-migrante-non-va-a-scuola-perche-non-c-e-posto

http://radio.rcdc.it/archives/un-ragazzino-bengalese-aspetta-di-poter-andare-scuola-130186/

http://coordinamentomigranti.org/2013/12/17/bambini-e-bambine-migranti-fuori-dalle-scuole-dell-obbligo-l-ennesimo-caso-di-razzismo-istituzionale/

http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/451440/Da-8-mesi-aspetta-di-andare-a-scuola-la-storia-di-un-12enne-bengalese

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/12/17/news/bologna_bambino_bengalese_di_12_anni_da_otto_mesi_non_trova_posto_a_scuola-73849947/

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/17-dicembre-2013/dodicenne-cerca-scuola-ma-nove-mesi-non-ne-trova-una-2223811195497.shtml

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/17/bologna-bambino-straniero-da-nove-mesi-non-puo-studiare-non-ce-posto-a-scuola/817617/

http://www.radiocittafujiko.it/news/migrante-rifiutato-da-scuola-la-cgil-conferma-serve-l-aiutino

http://laboratoriopoliticabologna.wordpress.com/2013/12/17/extracomunitario-per-te-a-scuola-non-ce-posto/

18 DICEMBRE

http://www.radiocittafujiko.it/news/il-provveditore-trovato-il-posto-al-bambino-bengalese

http://selmade.it/bologna-bambino-straniero-senza-scuola-il-miur-agisca/

http://www.bolognatoday.it/cronaca/bambino-bengalese-scuola-navile.html

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/18-dicembre-2013/trovato-posto-scuola-il-dodicenne-che-aspetta-mesi-2223816559155.shtml

19 DICEMBRE

http://www.radiocittafujiko.it/news/scuola-e-ricongiungimenti-le-scuse-delle-istituzioni

http://www.cronachediordinariorazzismo.org/2013/12/bologna-evasione-scolastica-indotta-dalle-istituzioni/

http://www.today.it/cronaca/bimbo-escluso-scuola-bologna-da-quartiere-al-parlamento.html

vignetta: http://maurobiani.it/

20 DICEMBRE

http://www.radiocittafujiko.it/news/il-ragazzino-migrante-andra-a-scuola-all-ic3

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/12/20/news/scuola_trovata_classe_al_bambino_rimasto_senza-74137754/

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BAMBINI E BAMBINE MIGRANTI FUORI DALLE SCUOLE DELL’ OBBLIGO in Bolognina: L’ ENNESIMO CASO DI RAZZISMO ISTITUZIONALE!

Come S.I.M.XM24 (Scuola di Italiano CON Migranti) vorremmo mettere tutta la cittadinanza a conoscenza di quello che secondo noi rappresenta una grave violazione dei diritti fondamentali di molti bimbi e bimbe migranti della nostra città.

Sempre più spesso alle nostre lezioni di italiano presso lo spazio pubblico autogestito Xm24 in via Fioravanti si presentano minori in età scolare “rifiutati” dalle scuole pubbliche del nostro quartiere.

Bambini e bambine che vorrebbero andare a scuola, i cui genitori si sono più volte rivolti alle scuole pubbliche del quartiere Navile per procedere all’iscrizione , e che come risposta hanno ottenuto un assurdo” CI DISPIACE SIAMO PIENI!”.

 

Caso emblematico e ultimo in ordine di tempo è quello di un ragazzino bengalese il cui padre si è rivolto a una SCUOLA MEDIA del quartiere Navile nel mese di aprile scorso (più di 8 mesi fa!!) per procedere all’iscrizione e che da allora non è iscritto ancora in nessuna scuola. Vergognosamente la procedura per trovare il posto, che in Italia spetterebbe di diritto, è stata avviata soltanto una settimana fa, solo dopo le nostre pressioni.

Nonostante questo, al momento stiamo ancora aspettando di sapere dove verrà destinato il ragazzo per via di procedure burocratiche che definire antiche e poco funzionali risulterebbe un eufemismo. E nel frattempo il ragazzino in questione ha perso già tantissimi mesi di lezioni!

 

Stiamo vivendo una sorta di DISPERSIONE SCOLASTICA INDOTTA dall’inefficienza del sistema scolastico bolognese (ma molto probabilmente italiano), che fa in modo che ragazze e ragazzi arrivati in Italia a causa di ricongiungimenti familiari si ritrovino a stare mattinate a spasso per il quartiere per via delle scuole di Stato che non riescono a garantire l’obbligo scolastico.

L’istituto scolastico in questione, per esempio, avrebbe avuto il dovere di accettare comunque l’iscrizione o avrebbe dovuto comunque occuparsi dell’inserimento del bambino in un’altra struttura scolastica, ma questo a quanto sembra è intricato e complicato per via di procedure che rendono macchinose le iscrizioni ad anno iniziato (come per forza di cose avviene da molti anni ai figli e alle figlie dei migranti che ottengono il ricongiungimento).

Siamo sicuri che tutte le procedure per risolvere il caso siano state messe in atto in modo chiaro e trasparente?

Ci siamo ritrovati, come scuola di italiano, a dover far pressione più e più volte sulle scuole elementari e medie perché trovassero un posto nelle classi, e che le cose potessero al più presto avviarsi verso una risoluzione.

Non abbiamo paura di chiamare le cose col proprio nome: siamo davanti all’ennesimo caso di RAZZISMO ISTITUZIONALE. Le scuole in questione hanno infatti deliberatamente omesso di informare il genitore dei propri diritti e dell’obbligatorietà del percorso scolastico (specialmente a certe età), giocando pericolosamente con la sua condizione di migrante e quindi di precarietà esistenziale.

Paradossalmente, hanno costretto un genitore a non ottemperare a un proprio dovere (mandare il proprio figlio a scuola), aumentandone quindi il grado di marginalità sociale.  Questo succede anche ai ragazzini e alle ragazzine bolognesi?

Il razzismo è chiaramente evidenziato ancor più dal fatto che, come ci mostra la nostra esperienza, l’arroganza delle istituzioni viene meno nel momento in cui si interessa del problema un interlocutore italiano (in questo caso la S.I.M.XM24). A Bologna sono necessarie questo tipo di pressioni per spingere le istituzioni scolastiche a fare quello che invece sarebbe un loro dovere.

Chissà quanti bambini e bambine stanno ancora aspettando di avere un posto nella scuola dell’obbligo.

 

Classi piene, bambini a cui viene negato il diritto di andare a scuola, servizi di mediazione e facilitazione inesistenti. Questi gli effetti di anni di tagli all’istruzione pubblica, anche qui, nella ‘Rossa Emilia’, regione che vanta (a parole!) di avere uno dei sistemi di welfare più all’avanguardia d’Italia.  A farne le spese, come in altre situazioni, è soprattutto chi è protagonista di processi migratori.

 

Per questo come S.I.M. andremo avanti fino in fondo per far venire allo scoperto quello che non possiamo che definire

uno scandalo. Ci attiveremo affinché tutte le realtà che abbiano una sensibilità su questo tema siano informate e assieme a loro costruiremo un percorso che possa fare in modo che situazioni di RIFIUTO SCOLASTICO non avvengano più!

 

Per la giustizia sociale!

Per la parità di diritti tra migranti e non!

Per la libertà di circolazione e di istruzione!

SIM XM24

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