Archivio Febbraio 2013

Guarda, Senti, Parla: volantino contro l’indifferenza!


Da CortoCircuito:

Negli ultimi giorni a Firenze è apparso un volantino. Nelle cassette della posta, nelle università, ci siamo imbattuti in un appello alla solidarietà per contrastare la violenza di genere. La firma è genere@anche.no, un’email per contattare l’assemblea sulla questione di genere che da qualche mese ha iniziato a riunirsi a Firenze. Già l’assemblea si era fatta sentire, con un comunicato volantinato nel centro della città rispetto al pestaggio avvenuto in S.Croce a inizio dicembre, ai danni di una militante di Lotta Per La Casa.

L’analisi dell’assemblea appare chiara: in un’epoca di crescente atomizzazione sociale  le istituzioni e i media favoriscono una cultura machista e un clima di paura che faccia da supporto ai provvedimenti securitari portati avanti negli ultimi anni. Dallo svuotamento delle piazze, all’esaltazione della polizia come “difesa” delle persone (quando poi appare evidente quanto spesso questa raffigurazione risulti debole), alla stigmatizzazione della prostituzione che è stata trasformata ancor più in un mondo sommerso da cui la “società civile” deve stare lontano, all’odio nei confronti dell’altro, soprattutto degli immigrati, da cui, così ci dicono, tutti questi provvedimenti ci “difenderanno”.
Questo volantino risulta quindi un invito a rifiutare una lettura della realtà di questo tipo. Al contrario, si chiede alle persone di reagire, di comunicare, di solidarizzare per dare vita a un tessuto sociale coeso, nelle strade e nelle piazze dei quartieri, come antidoto reale alle violenze di genere e, ci permettiamo di aggiungere, anche di razza e di classe.

Questo il testo del volantino:

Apri gli occhi. 
Non cedere all’indifferenza:
se assisti a una scena di violenza domestica o pubblica non aver paura di rivolgerti a chi potrebbe essere di aiuto o di soccorrere chi viene aggredito.
Il silenzio e la mancanza di aiuto sono anch’essi forme di violenza.
L’indifferenza è complice, la solidarietà è un’arma: usiamola! 

guardasentiparla

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Migranti verso il 23 marzo: tutti i video dell’assemblea generale

ecco tutti i video, il resoconto e le foto dell’assemblea generale dei migranti che si è tenuta il 17 febbraio a Bologna. 
 
Oltre 300 persone provenienti da diverse città hanno partecipato. Dopo una lunga discussione, l’assemblea ha deciso di iniziare un percorso contro la legge Bossi-Fini. Un percorso che appoggia con forza lo sciopero per il contratto del settore della logistica in preparazione per la metà di marzo, e lancia sabato 23 marzo a una manifestazione politica di massa a Bologna, contro la legge Bossi-Fini, lo sfruttamento e il razzismo istituzionale. Dall’assemblea viene un richiamo a tutti e tutte per far crescere sin da ora questa data dentro e fuori i posti di lavoro.
 
Da tutte le città e i luoghi di lavoro, il 23 marzo riempiamo Bologna: questo è il momento!
foto:
 
 
più informazioni:
 

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Hobo-Laboratorio dei saperi comuni – Giardini di via Filippo Re (Bologna)

IKEAAssemblea con studenti e precari. Negli ultimi mesi le lotte nel settore della logistica hanno mostrato che nella crisi è possibile produrre conflitto e vincere. Hanno mostrato che il ricatto esercitato dalle cooperative sui lavoratori può essere spezzato, un insegnamento prezioso per i sempre più numerosi precari e studenti che all’interno delle cooperative, lavorano con orarai infami, salari ridicoli e nella più assoluta mancanza di garanzie contrattuali. Per costruire un terreno comune di lotta contro lo sfruttamento generalizzato sul lavoro dentro la crisi, Hobo-Laboratorio dei saperi comuni convoca un’assemblea in vista dello sciopero generale del settore il 15 marzo. Partecipano precari, studenti e lavoratori della logistica.

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Assemblea generale dei migranti a Bologna: in oltre 300 lanciano un percorso per dire basta alla legge Bossi-Fini. Il 23 marzo manifestazione a Bologna

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Il 17 febbraio a Bologna una enorme assemblea di migranti ha riempito il piazzale coperto di XM24, costringendo i presenti ad uscire dalla sala grande. Oltre 300 i partecipanti provenienti da molte città italiane: Bologna, Ferrara, Brescia, Verona, Ravenna, Modena, Torino, Milano, Piacenza, Padova. In un clima da subito acceso i migranti hanno detto basta al regime di sfruttamento e razzismo che si appoggia sulla legge Bossi-Fini. Tante le storie raccontate, e grande la voglia di affermare la presenza politica dei migranti con una manifestazione dove tutti e tutte possano far sentire la loro voce. Numerosi tra i presenti i lavoratori delle cooperative della logistica, che hanno portato la forza espressa in questi mesi nel settore contro il regime di precarietà e sfruttamento che lo caratterizza. Da tutti è uscita la forte volontà di continuare questo percorso e portare la forza accumulata fuori dai posti di lavoro, per portare la presenza dei migranti nelle strade e nelle piazze, per rivendicare la cancellazione della legge Bossi-Fini, la fine del quotidiano razzismo istituzionale che colpisce tutti i migranti, il salario, le famiglie e indebolisce la posizione di tutti i lavoratori. Da oggi esce l’indicazione chiara che l’uguaglianza non può essere uno slogan, e che l’unico modo per fare un passo avanti duraturo è combattere insieme contro la legge Bossi-Fini e quello che produce nei luoghi di lavoro e nella società. Questa convinzione è ancora più forte oggi che, con la crisi economica, crescono le divisioni, la competizione e il razzismo: se milioni di migranti continueranno ad essere indicati come nemici per legge, non ci saranno vere conquiste. Finché il razzismo istituzionale, colpendo i migranti, agirà come un’ipoteca sulla pelle di tutti i lavoratori e le lavoratrici, non potranno esserci passi avanti decisivi. Per questo dall’assemblea di oggi a Bologna i migranti chiamano tutte e tutti per un percorso contro questa legge nel nome del protagonismo dei migranti. Un percorso che appoggia con forza lo sciopero per il contratto del settore della logistica in preparazione per la metà di marzo, un settore dove la forza lavoro è in grandissima maggioranza composta da migranti, grazie al ricatto che per anni il permesso di soggiorno ha avuto sul lavoro migrante, spingendo ad accettare mansioni più pesanti, salari più bassi e il lavoro nelle cooperative pur di avere i documenti in regola. Oggi le lotte nel settore della logistica hanno portato migliaia di lavoratori a conquistare pezzi di salario e di libertà, sconfiggendo la paura e il ricatto. L’assemblea di oggi dice che da queste lotte può venire la forza per liberare tutti i migranti, in tutte le categorie lavorative e in tutte le condizioni di vita, dal ricatto del permesso di soggiorno, e liberare con loro tutti i lavoratori dalle divisioni imposte dal razzismo istituzionale. Per questo, i migranti e le migranti in assemblea e chi era con loro, lanciano per il 23 marzo una manifestazione politica di massa contro la legge Bossi-Fini, lo sfruttamento e il razzismo istituzionale e chiamano tutti, sin da ora, a fare crescere questa data dentro e fuori i posti di lavoro. La straordinaria presenza di oggi, gli interventi e la grande partecipazione mostrata da tutti dicono una cosa chiara: conosciamo la nostra forza, questo è il momento!

Da tutte le città e i luoghi di lavoro: il 23 marzo riempiamo Bologna!

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Appello per una mobilitazione nazionale con i rifugiati

Costruiamo una coalizione per l’accoglienza degna. Mobilitiamoci in maniera permanente a partire dal prossimo 25 febbraio

Il prossimo 28 febbraio è prevista la fine della cosiddetta “Emergenza Nordafrica” e migliaia di rifugiati in tutta Italia rischiano di essere abbandonati una seconda volta.arton18336-0e59d

Già nel corso di quest’ anno e mezzo trascorso dall’inizio del Piano di Accoglienza, infatti, sono stati lasciati soli dalla colpevole inerzia del Governo e di chi ha gestito l’accoglienza.
Strutture in condizioni indegne, senza acqua calda e riscaldamento, persone stipate in posti sovraffollati, disservizi e malaffari, come ci hanno raccontato i reportage dell’Espresso, di Repubblica e del New York Times, non sono però gli unici “scandali” di questa vicenda.

Salvo in qualche rara esperienza territoriale infatti, nessuna delle strutture di accoglienza ha costruito le condizioni minime perché i rifugiati provenienti dalla Libia avessero l’opportunità di rendersi autonomi, indipendenti ed inserirsi nei nostri territori. Niente corsi di formazione, nessuna traccia dell’inserimento lavorativo, zero inserimento abitativo.

Così, il circuito messo in piedi con l’Emergenza Nordafrica si appresta a dare prova del suo ennesimo fallimento consegnando alla strada migliaia di persone senza futuro.
Eppure il denaro non è mancato e le cifre fanno impallidire ogni retorica sulla scarsità di risorse: 1 miliardo e 300 milioni di euro, 46 euro a persona per ogni giorno di ospitalità, oltre 1.200 euro al mese per ogni profugo, una vera fortuna in denaro si è persa tra le pieghe di convenzioni e burocrazie, finita in tasca di albergatori e cooperative a copertura dei loro affari.

Come se non bastasse, il colpevole ritardo con cui il Governo ha disposto il rilascio dei permessi di soggiorno ha letteralmente ingabbiato i rifugiati: senza permesso, senza carta d’identità, senza titolo di viaggio (sostitutivo del passaporto), senza quindi poter scegliere di restare, di lavorare, oppure di ripartire verso altre mete.

Per questo, dopo questo anno e mezzo di mobilitazioni, di appelli e di attività di sostegno ai cosiddetti profughi, crediamo sia il momento di mobilitarci tutti insieme. Di mettere in campo una grande coalizione per i rifugiati. Una mobilitazione comune che dal prossimo 25 febbraio si riappropri di piazze, strade, spazi vuoti, università o scuole.

Perchè chi è fuggito dal conflitto in libia, perseguitato, minacciato, utilizzato come moneta di scambio dal dittatore Gheddafi, non sia costretto a mettersi in fuga una seconda volta, nell’ombra, dopo aver sperato che le democrazie europee sapessero dare prova di civiltà.

Chiediamo:
- la proroga dell’accoglienza oltre il 28 febbraio con risorse destinate all’inserimento abitativo dei rifugiati;
- la messa a disposizione di borse lavoro, fondi per la formazione, l’inserimento lavorativo e di somme adeguate per chi voglia raggiungere altre mete, anche attingendo dall’enorme quantità di denaro accumulata dagli enti gestori che non hanno mai messo in campo queste attività;
- l’immediato rilascio per TUTTI dei permessi di soggiorno, dei titoli di viaggio, delle carte d’identità.
- l’adozione di queste misure in maniera omogenera su tutto il territorio nazionale

Una questione di democrazia, dignità e giustizia.

Per aderire utilizza lo spazio sottostante o scrivi a redazione@meltingpot.org

Prime adesioni:

CS TPO BOLOGNA
ASSOCIAZIONE RAZZISMO STOP PADOVA
CSO PEDRO PADOVA
ADL COBAS PADOVA
RETE TUTTIIDIRITTIUMANIPERTUTTI VENEZIA
CS RIVOLTA MARGHERA (VE)
SCUOLA SI ITALIANO PER MIGRANTI LIBERALAPAROLA MESTRE (VE)
ADL COBAS VENEZIA
AMBASCIATA DEI DIRITTI MARCHE
AMBASCIATA DEI DIRITTI ANCONA
SPAZIO COMUNE AUTOGESTITO ARVULTURA
ASSOCIAZIONE CITTA’ MIGRANTE REGGIO EMILIA
LABORATORIO AQ16 REGGIO EMILIA
EMERGENCY REGGIO EMILIA
ART LAB OCCUPATO PARMA
CSA CASA CANTONIERA PARMA
ASSOCIAZIONE RUMORI SINISTRI RIMINI
LAB.PAZ PROJECT RIMINI
LABORATORIO ZETA PALERMO
SEL FEDERAZIONE PROVINCIALE VENEZIANA
CIRCOLO SEL MESTRE (VE)
ASSOCIAZIONE GA3 REGGIO EMILIA
CIRCOLO SEL FIVIZZANO (MS)
ASSOCIAZIONE GARIBALDI 101 NAPOLI
ASSOCIAZIONE SHIMABARA ANCONA
CS ASILO POLITICO ANCONA

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RappOrto 16 Febbraio 2013

sabato 16 febbraio a partire dalle 12.30

costruzione del semenzaio condiviso con il Collettivo Autogranizzato di Agraria

fai crescere a rappOrto la tua pianta.

Rapporto 16 febb

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Sapori senza frontiere. Conoscersi attraverso il cibo

Trama di Terre/Centro Interculturale delle donne, in collaborazione con Mensa S. Caterina e Condotta Slowfood Imola

SAPORI SENZA FRONTIERE
Conoscersi attraverso il cibo

foto di un pranzo a trama di terre

15 Febbraio 2013: Cena vegetariana e vegana
(in collaborazione con l’associazione Essere Animali)

1 Marzo 2013: Cena pakistana

21 Marzo 2013: Cena senegalese

Le cene saranno preparate dalle donne di Trama di terre, che in collaborazione con la Condotta Slow food Imola stanno danno vita alla comunità del cibo Trame di terra madre. Le ricette e le preparazioni saranno quelle dei paesi d’origine delle donne, gli ingredienti “buoni, puliti e giusti” acquistati dai contadini locali, in parte biologici ed equo solidali.

I fondi raccolti serviranno per l’autofinanziamento del Centro interculturale delle donne di Trama di Terre.

Vi aspettiamo alle 19.30 alla Mensa di Santa Caterina,
via Cavour 2/E a Imola (Bo)

Costo 25 euro compresa la tessera, 22 euro per le socie

Prenotazione necessaria entro il giorno precedente all’appuntamento contattando: 0542 28912, 334 7311570 oppure info@tramaditerre.org

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Apre Efiubò, lo sportello legale radiofonico per i migranti in Italia

A chi mi posso rivolgere se vengo aggredito? Posso viaggiare in altri Paesi europei? Dove posso chiedere la residenza? Se non ho il permesso di soggiorno posso iscrivere mio figlio a scuola? Ho diritto alla tessera sanitaria? Da 15 febbraio su Amisnet apre Efiubò, una rubrica radiofonica per provare a dare risposta alle difficoltà quotidiane dei migranti in Italia. Diritto di soggiorno, tutela contro le discriminazioni, diritto alla salute e al lavoro.

logoarancio_fill_218x218Ogni quindici giorni gli esperti dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) si confronteranno con i dubbi e le domande raccolte da Amisnet insieme ai rifugiati e richiedenti asilo di Laboratorio 53. Efiu gbò – che in Togo indica “la casa del re”, il luogo dove si risolvono i problemi di una comunità – è uno spazio radiofonico aperto agli ascoltatori e a chiunque voglia presentare domande o segnalare violazioni.

 A partire da venerdì 15 febbraio sarà trasmesso in FM sulle frequenze radio di Cosenza, Udine, Roma, Milano, Bologna e di altre città. Inoltre ogni settimana le puntate di Efiubò sono disponibili, in formato podcast, sul sito di Amisnet e dell’Asgi, con sintesi in francese e inglese. Se anche tu hai domande da fare scrivi a efiubo@gmail.com o lascia un commento sul sito www.amisnet.org.

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Clicca qui per scaricare lo spot radio di Efiubò

Le puntate di Efiubò saranno pubblicate sul sito di Amisnet in queste date: 15 e 28 Febbraio, 15 e 29 marzo, 12 e 26 aprile, 3 e 24 maggio, 7 e 21 giugno

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Associazione senegalese CHEIKH ANTA DIOP: cena autofinanziamento

ASSOCIAZIONE SENEGALESE

 CHEIKH ANTA DIOP 

DI BOLOGNA

 

CENA DI AUTOFINANZAMENTO

 

SABATO 16 FEBBRAIO

ORE 20

  

PRESSO IL CENTRO ZONARELLI

VIA GIOVANNI ANTONIO SACCO, 14

QUARTIERE SAN DONATO -BOLOGNA  

 

Menù

  • FATAYAA SENEGALESE (crescentine con ripieno di carne o pesce con un sugo molto gustoso)
  • INSALATA SENEGALESE
  • THIOU (piatto a base di riso e due tipi di condimento con polpetti di carne e verdure molto saporite)
  • YASSA (riso con pollo e cipolla)
  • BEVANDE TIPICHE SENEGALESE: BISSAP (carcadè), GINGERE (zenzero)
  • BAR

  

Offerta libera a partire da 10 euro…

Per informazioni e prenotazioni: 3281820123 – 3899858061

 

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