Archivio Marzo 2013

CAMPAGNA SOS ROSARNO 2013: ultimo ordine della stagione

Ringraziamo fin d’ora quanti di voi e dei vostri amici vorranno partecipare all’ultimo ordine della stagione

e sostenere la CAMPAGNA SOS ROSARNO 2013

potrete ordinare i prodotti che ormai conoscete da ORA FINO a DOMENICA 31 MARZO

Immagine in linea 1

la  CONSEGNA avverrà MERCOLEDÌ  10 APRILE

DAL ORE 18 ALLE 19.30 circa

AL CRASH

il cui INGRESSO è in VIA DELLA COOPERAZIONE 10
(mappa: http://goo.gl/maps/ehAZj)

 

Per effettuare l’ORDINE COMPILATE QUESTO MODULO** ENTRO DOMENICA 1 APRILE 
https://docs.google.com/forms/d/1o6YligxjG-XBqXeFMowLUEkYVdYZDh-gngHQ2DB1hrg/viewform

Questa volta non è garantito l’arrivo dei MANDARINI, proprio perchè vogliamo che sia garantita la loro qualità e le loro condizioni di maturazione non eccessiva, quindi li lasciamo in lista ma CON RISERVA.                                                                   
Ripetiamo che Questi prezzi sono applicati in via eccezionale per riconoscere un rimborso forfettario di una parte del prodotto guasto di marzo. L’intenzione sarebbe stata quella di riconoscere lo sconto solo a chi avesse ordinato in marzo ma considerato che qualche problema c’è stato anche prima, che non tutti ordinano tutti i mesi, che ci risulta più complicato distinguervi (ma soprattutto comunicare con chiarezza due prezzi senza equivoci) e che siamo una piccola comunità.. non faremo distinzioni.

In caso di problemi o chiarimenti non rispondete alla presente ma scrivete a ilPOPOLOdelleARANCE@gmail.com

QUI‘ POTETE TROVARE TUTTE LE INFORMAZIONI SUI PRODUTTORI CHE ADERISCONO ALLA CAMPAGNA E IL PREZZO TRASPARENTE DEI PRODOTTI
http://www.equosud.org/pdf/Produttori/NUOVA%20STAGIONE%20produttori%20e%20listino.pdf
TUTTI I PRODOTTI SONO BIOLOGICI.

IL 5% DEL PREZZO E’ DESTINATO dal PRODUTTORE A PROGETTI DI SOLIDARIETÀ‘ e INTEGRAZIONE
CON e PER I BRACCIANTI AGRICOLI STRANIERI A ROSARNO
** chi ha già ordinato in passato noterà un cambiamento estetico allo sfondo del modulo, nessuna discontinuità col passato ma una necessità tecnica,
è comunque il modulo giusto quindi proseguite con l’inserimento!

– ad ogni ordine verrà applicato un sovrapprezzo di 0,50€ a copertura delle spese di gestione (logistica, informazione, eventi..)
e, se l’avanzo sarà significativo e sufficiente, verrà destinato a sostegno di una o più dei progetti attivi nella piana di Gioia Tauro e di Sibari (vedi quella portata avanti dai volontari della rete CAMPAGNE IN LOTTA vedi la situazione a San Ferdinando)

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ILLEGANTE n° 3

Siete venuti alla manifestazione?

Avete preso una copia cartacea del nuovo numero dell’ILLEGANTE??

NO?! Beh, potete sempre rimediare chiedendocela via mail o consultando la versione on-line qui sotto (e nella pagina de l’ILLEGANTE) 🙂

Ricordiamo che l’ILLEGANTE è auto-organizzato e auto-prodotto dalla SIM XM24 e che ogni offerta per la sua lettura e diffusione è libera ma gradita! 🙂

View my profile on

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E’ il momento della lotta che libera, è il momento di cancellare la legge Bossi-Fini

foto x comunicato

Più di 3000 persone, nella stragrande maggioranza migranti, hanno manifestato il 23 marzo a Bologna. Sotto una pioggia insistente, la rabbia dei migranti si mostra nella compattezza del corteo: «meglio se piove – dicono alcuni – così si vede che siamo forti». Una rabbia e una forza visibili e potenti. Un operaio migrante che il giorno prima aveva partecipato allo sciopero della logistica ha detto: «Ogni festa deve avere la sua conclusione. Ieri noi abbiamo cominciato la nostra festa. E oggi la concludiamo qui». Questa è la verità della manifestazione generale del 23 marzo 2013 a Bologna.

È stata una manifestazione nuova e diversa, potenziata dall’insubordinazione operaia e migrante che il 22/03 ha prodotto lo sciopero dei lavoratori della logistica. Ciò è vero in primo luogo perché in molti casi gli stessi migranti hanno organizzato e sostenuto tanto lo sciopero quanto la manifestazione. Ciò è però tanto più vero perché la centralità politica conquistata da questi lavoratori migranti ha aperto lo spazio d’azione affinché a Bologna migliaia di altri migranti provenienti da diverse città italiane chiedessero a gran voce la cancellazione del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro, la chiusura dei centri di detenzione, una legge di cittadinanza che non si ostini a ignorare vigliaccamente i loro figli, il riconoscimento dei diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo. Si è trattato di uno spazio realmente transnazionale, che ha unito non solo idealmente Bologna con altre città europee come Amsterdam e Berlino e con il resto del mondo: dal Senegal al Pakistan, dal Bangladesh al Marocco, dalla Francia all’Albania dove già corrono sui social network le voci, le foto e i video di quello che è successo a Bologna.

La manifestazione ha così assunto un significato politico generale. Il 22 e il 23 marzo i migranti hanno alzato la testa. E mostrato agli altri lavoratori la strada da percorrere. Dai molti snodi della logistica, dalle periferie dei magazzini hanno preso il centro della città portando in piazza la loro forza, la loro vita, la loro pretesa incondizionata di futuro. Questa pretesa è quella delle donne migranti che hanno partecipato al corteo per dire che non sono qui soltanto per servire. È la pretesa dei giovani migranti che non vogliono essere educati solo per ingrossare le fila di una forza lavoro disponibile a tutto. È la pretesa di chi oggi vive sotto il segno della precarietà e che, nella determinazione dei migranti, ha visto la forza e la possibilità di alzare a sua volta la testa. C’erano operai di alcune fabbriche metalmeccaniche che da anni sostengono le lotte dei migranti. Però non erano poi molti gli italiani che hanno raccolto questa sfida generale, perché quando si muovono i migranti in quanto migranti, quando chiamano alla lotta, è forse più facile dare una generica adesione e poi fare d’altro. Ma la liberazione politica dalla condizione imposta ai migranti e la lotta contro lo sfruttamento sono oggi due cose che non si possono più tenere separate.

Il 22 e il 23 marzo i migranti hanno mostrato con forza che questo è il momento! Da Bologna, da questa rabbia e questa forza espressa in piazza, da tutte le realtà che ci hanno sostenuto e da tutte le città d’Italia che hanno seguito a distanza questa manifestazione, parte un messaggio politico chiaro: è il momento di cancellare la Bossi-Fini. È il momento di farla finita con il razzismo istituzionale che impone gerarchie profonde tra i lavoratori in Italia e in Europa. È il momento di farla finita con condizioni di lavoro e di sfruttamento che dal lavoro migrante sono diventate una condanna per tutto il lavoro. È il momento di farla finita con la precarizzazione del lavoro e delle vite. È il momento dell’organizzazione e della lotta.

Ci hanno dato del pericolo pubblico e noi balliamo, ci hanno guardato come vittime e noi lottiamo. È il momento della lotta che libera e che perciò è una festa. È questo momento e basta.

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Anteprima Illegante n°3

In occasione della manifestazione Nazionale dei migranti di sabato 23 marzo esce il nuovo numero del giornalino della scuola

L’ILLEGANTE – Scriviamo quello che non riusciamo a dire

Qui un’anteprima della copertina per stuzzicare la vostra curiosità…

il giornalino sarà distribuito poi durante la manifestazione di sabato 23 marzo e nei giorni successivi a chiunque lo voglia

Copertina Illegante_n°3

ci vediamo tutti

SABATO 23 MARZO – ORE 15

Piazza XX Settembre, Bologna

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Sciopero Nazionale della Logistica 22 Marzo 2013

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BASTA RAZZISMO E SFRUTTAMENTO – CANCELLIAMO LA BOSSI-FINI!

manifest23marz

SABATO 23 MARZO – ORE 15

Piazza XX Settembre, Bologna

Noi non ce ne andiamo! Siamo forti, facciamoci vedere e sentire: da tutte le città e tutti i luoghi di lavoro, il 23 marzo riempiamo Bologna!

 

Guarda lo spot di lancio: http://coordinamentomigranti.org/2013/03/18/23-marzo-bologna-ore-15-p-zza-xx-settembre-bastabossifini-spot-prime-adesioni-in-aggiornamento/

Vedi le adesioni e scarica l’appello: http://coordinamentomigranti.org/2013/03/02/appello-il-23-marzo-manifestazione-generale-dei-migranti-basta-razzismo-e-sfruttamento-ricominciamo-a-sognare/

 

Per info e adesioni: coo.migra.bo@gmail.com

 

Da più di dieci anni noi migranti siamo incatenati dalla legge Bossi-Fini: il nostro permesso di soggiorno dipende dal lavoro e dal reddito, e per mantenere i documenti in regola dobbiamo accettare qualsiasi condizione di lavoro e salario. Se perdiamo il lavoro corriamo il rischio di perdere il permesso, di essere rinchiusi nei CIE o espulsi. Già migliaia di migranti dopo aver costruito la propria vita qui hanno dovuto lasciare il paese perdendo anni di contributi versati. Già migliaia di migranti hanno dovuto separarsi dalle loro famiglie che sono tornate nei paesi di provenienza. I nostri salari sono mangiati dalle tasse e dai versamenti che siamo costretti a pagare alle Poste per rinnovare un permesso che spesso scade dopo pochi mesi. Per chi non ha il permesso di soggiorno è impossibile ottenerlo e ogni sanatoria è solo una nuova truffa. Il diritto d’asilo esiste solo sulla carta e non è garantita nessuna vera accoglienza.

Questo è razzismo istituzionale! Questo è sfruttamento!

Oggi, però, noi migranti abbiamo ricominciato a sognare. Abbiamo accumulato forza dentro e fuori i posti di lavoro, abbiamo lasciato alle spalle la paura e abbiamo preso parola insieme, donne e uomini. Ora è arrivato il momento di uscire dai luoghi di lavoro, dalle case e dalle comunità per invadere le strade tutti insieme! È arrivato il momento di usare la nostra forza per liberare dal razzismo istituzionale tutti i migranti, in tutte le categorie lavorative e in tutte le condizioni di vita. Sappiamo che non siamo soli, al nostro fianco ci sono i nostri figli che vogliono la cittadinanza per liberarsi dalle catene del permesso di soggiorno. Sappiamo che con noi ci sono operai e precari, donne e uomini: perché sanno che la Bossi-Fini con il suo razzismo è una legge che divide e indebolisce tutti i lavoratori, italiani e migranti.

Basta farci dividere dalle leggi! Nessuno risolverà i nostri problemi al posto nostro, soltanto con la nostra forza possiamo vincere, cancellare la legge Bossi-Fini e conquistare la libertà per tutti i migranti!

▪   Vogliamo che il permesso di soggiorno sia garantito a tutti slegato da lavoro e reddito!

▪   Diciamo basta al quotidiano razzismo istituzionale!

▪   Non vogliamo più sanatorie truffa!

▪   Non vogliamo più la farsa dei permessi umanitari e del finto diritto d’asilo!

▪   Vogliamo chiusi per sempre tutti i CIE!

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La notte nera di Milano: lezione e materiali per le scuole di italiano per migranti

DAXLa scuola di italiano del Cantiere (Milano) ha preparato una lezione per raccontare ai migranti l’uccisione di Dax, dieci anni fa, da parte di fascisti.
Ci sembra una bellissima iniziativa e potrebbe essere anche un “modello” da seguire per le lezioni in vista del corteo del 23..
il materiale è suddiviso per livelli e lo trovate al link:

http://cantiere.org/art-04003/la-notte-nera-di-milano-lezione-per-le-scuole-di-italiano-per-migranti.html

insieme all’appello a tutte le scuole di italiano e a tutte le realtà antifasciste e antirazziste:
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Appello delle Scuole di Italiano per Migranti e delle realtà antirazziste verso le mobilitazioni in memoria di Dax

Il 16 marzo 2013 Milano ricorda Dax, Davide Cesare, ucciso 10 anni fa dai fascisti perche’ militante antifascista che difendeva il diritto alla casa, alla cittadinanza, a una vita dignitosa per tutti e tutte.

Le scuole di italiano per migranti non sono solo dei luoghi neutrali dove imparare la lingua, ma presidio di cultura, di cittadinanza attiva e antirazzismo.

Milano e’ una citta’ meticcia, in cui migliaia di persone si sono indignate per la morte di Abba nel 2008, ammazzato solo perche’ nero, e per l’omicidio di Modou e Mor nel 2011 per mano di un attivista di Casapound (un partito di “fascisti del terzo millennio” come si autodefiniscono). Ancora a dicembre 2012 due hammerskin hanno accoltellato un ragazzo antifascista in stazione Centrale a Milano.

Essere cittadini non ha niente a che fare con un pezzo di carta: essere cittadini vuol dire avere libero accesso ai diritti, non dover pagare per la scuola, la sanita’, la casa. In un mondo globalizzato, dove le merci e i soldi possono circolare liberamente, gli esseri umani devono invece acquistare per migliaia di euro un permesso di soggiorno che gli conceda il diritto di esistere in un paese diverso da quello in cui sono nati, oppure vengono rinchiusi nei Cie e privati della loro liberta’ senza aver commesso reati. Essere solidali, autorganizzarsi in forme di mutuo soccorso, condividere risorse e competenze tra i cittadini che si mettono in rete su un territorio, non è solo un modo per sostenersi in tempi di crisi, ma è produzione di risposte ai bisogni, rivendicazione di diritti, al di fuori di ciò che è dato o concesso. Lottare perche’ soprattutto in tempo di crisi tutti i cittadini abbiano libero accesso ai diritti, vuol dire anche rifiutare con forza ogni razzismo e fascismo, ogni tentativo di scaricare sui migranti e sui ceti piu’ deboli, le responsabilita’ di una crisi economica causata dalla finanza e dai potenti che governano il mondo.

Per questo invitiamo le scuole di italiano, le/gli insegnanti e le/gli studenti/esse, a partecipare al corteo in memoria di Dax che partirà sabato 16 marzo da piazzale XXIV Maggio, e ad organizzare lezioni sui temi dell’antirazzismo e dell’antifascismo: vogliamo ribadire che viviamo in una societa’ meticcia e solidale, in cui le lingue e le culture si mischiano e non c’e’ posto per ritorni nazionalisti, fascisti e razzisti.

Comitato per non dimenticare Abba e fermare il razzismo
Rete delle Scuole senza Permesso
Scuola Popolare Migranti di Cologno

Lernejo – Sos Fornace

 

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Cena autofinanziamento Scuola d’Italiano + Proiezione “The Price of Freedom”

Giovedì 14 Marzo 2013 alle 19:00

Cena autofinanziamento Scuola d’Italiano + Proiezione “The Price of Freedom”

 

Programma:

dalle 19

cena di autofinanziamento per la SIM, scuola d’italiano CON migranti http://simxm24.noblogs.org/

dalle 20.30

collegamento con Rabih Bouallegue, attivista, blogger e giornalista free-lance

http://bousufi.blogspot.it/

proiezione del documentario “The Price of Freedom” (Rabih Bouuallegue, 2013) sui migranti tunisini scomparsi

Secondo il UNHCR 58,000 persone hanno attraversato il Mediterraneo in piccole barche dopo la Rivoluzione dei Gelsomini del 2011. Due mila fra questi migranti sono scomparsi nel Mediterraneo, molti altri sono rinchiusi  nei CIE Italiani. Questo documentario segue l’attivista sciulo-tunisino Rabih Bouallegue alla ricerca di informazioni sulle persone scomparse

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LA CITTA’ RIPRENDIAMOCELA NOI!

Improvvisamente nelle vie della Bolognina è apparso un volantino su una iniziativa di Bignami, Lisei e compagnia cantante.

Il loro volantino recita così:

NON ESSERE COMPLICE – RIPRENDIAMOCI LA CITTA’ –
FIACCOLATA ANTIDEGRADO 5 marzo – ore 18 – via Ferrarese ang. Parco Rossa

Gli ultimi fatti di cronaca avvenuti a Bologna dimostrano come la nostra Città stia lentamente, ma inesorabilmente peggiorando sul versante della sicurezza e del decoro cittadino, aumentando il degrado e l’insicurezza. Nonostante l’indifferenza del Comune e delle Autorità Cittadine, non intendo rendermi complice di questa situazione e per questo abbiamo organizzato per martedì 5 marzo, alle ore 18, in via Ferrarese angolo Parco Guido Rossa una Fiaccolata Antidegrado, aperta a tutti coloro che vogliono riprendersi la Città e chiusa a tutti coloro che parlano, parlano, ma non fanno nulla di concreto. Se ci sei, non sei complice.
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Stanno sciacallando sulla morte di un meccanico di Via Ferrarese per portare avanti i soliti deliri forcaioli e securitari. La nozione di degrado ci è oramai ben nota e in un quartiere come la Bolognina sappiamo benissimo che assume molto più i connotati dell’emarginazione sociale, della speculazione e della devastazione. Esiste ovviamente la criminalità ma non se ne può parlare astrattamente e soprattutto utilizzare i fatti di cronaca nera per portare avanti le più becere istanze politiche.
Visto che la vera sicurezza consiste nel vivere collettivamente gli spazi e nella condivisione del quotidiano, non possiamo accettare Bignami, Lisei, Nanni e altri porci nelle strade che viviamo ogni giorno, a fare proclami di terrore e ad invocare più controllo sociale.
La Bolognina non può tollerare la presenza di questi fascisti mascherati da società civile che “scendono” nei quartieri popolari a difendere la gente “perbene” seminando paura e odio.

Per questo motivo la SIM XM24 insieme ad altri gruppi attivi in Bolognina si troverà oggi 5 marzo alle 18 al parchetto di fronte alle Poste di Via Torreggiani (traversa che congiunge via di Corticella a via di Saliceto) per fare in modo che le voci di infami e speculatori non siano le uniche a riecheggiare nelle strade della Bolognina e proporrà la sua versione alternativa del volantino di Bignami:
LA CITTA RIPRENDIAMOCELA NOI!

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Occupata Prati di Caprara: l’incontro con l’Asp

Nuova occupazione per far fronte alle conseguenze della mancata integrazione dei rifugiati dell’Emergenza Nord Africa. Oggi in comune l’incontro tra occupanti e Asp

Asia-Usb, l’Associazione 3 febbraio e un gruppo di rifugiati ancora presenti nel centro, hanno deciso di rimanere nella struttura anche dopo la scadenza del termine dell’Emergenza Nord Africa. Gli occupanti hanno passato la notte nella struttura e questa mattina si è scolto l’incontro con l’Aps per trovare una soluzione per la settantina di profughi senza tetto.

IMG_B  L’ultimo gruppo di rifigiati è rimasto nella struttura con il supporto del sindacato di base degli inquilini. L’occupazione è stata funzionale per ottenere un incontro con la Croce Rossa, associazione che ha gestito l’accoglienza dopo che il governo ha indetto l’emergenza per i profughi provenienti dalla Libia durante la primavera araba.

In questo modo è stato bloccato il processo di smantellamento della struttura d’accoglienza, iniziato il 28 febbraio, termine ultimo stabilito dal Governo per l’emergenza. Un fatto analogo era già accaduto nei giorni scorsi a Firenze, sempre in una struttura adibita alle stesse funzioni negli ultimi due anni.foto_D_w

Questa mattina Asia-Usb e una delegazione degli occupanti ha incontrato presso il Comune di Bologna l’ASP Poveri Vergognosi per trovare una soluzione ai problemi sottolineati dai profughi coinvolti nell’Emergenza Nord Africa tramite la loro occupazione. Sono emersi degli spiragli per una soluzione provvisoria che prevederebbe l’assorbimento di alcuni migranti nel Piano Freddo del Comune o comunque il permesso per poter rimanere temporaneamente nello stabile occupato.

Intanto Asia-Usb ha indetto un presidio per mercoledì 6 alle 15 davanti in Piazza Maggiore, davanti al Comune, per sottolineare come “di fronte alla enorme emergenza di questi giorni, all’imminenza della fine del piano freddo, dei numeri allarmanti degli sfratti, rischiamo di avere una città con centinaia di posti vuoti e migliaia di persone in mezzo alla strada”. La protesta prenderà vita in contemporanea all’incontro che dopo un mese Asia-Usb avrà con alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale riguardo la questione della Caserma Sani.

Il sindacato di base degli inquilini sta ancora portando avanti il presidio permanente, cominciato il 27 gennaio, di fronte all’ex Caserma Sani in via Ferrarese. “Ricordiamo che questa area contiene diversi stabili di cui alcuni immediatamente riutilizzabili a fini abitativi, a condizione che si metta fine immediatamente allo stato di degrado e abbandono in cui versano” afferma Asia-Usb in un comunicato.IMG_A

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