Manifesto Didattica
Obiettivo didattico
L’approccio didattico che la SIM_XM24 ha deciso di applicare non si assimila al tradizionale modello di insegnamento scolastico. ma è ,al contrario, strumento per la realizzazione di un modello di educazione orizzontale, in cui sia educandi che educati diventano soggetti e si fanno partecipi di una stessa soggettività narrante. Perciò la didattica mira a fornire quegli elementi e quelle strutture comunicative che permettono di interagire con la realtà in una posizione paritaria e soggettiva, rendendo dunque possibile l’espressione della propria unica e irripetibile identità.
La scelta dei temi che compongono la programmazione didattica risponde a questa visione di apprendimento come acquisizione progressiva degli strumenti per il racconto di sè, attraverso una dialettica di incontro/scontro tra il proprio punto di vista soggettivo (chi sono, quali sono i miei desideri) e la realtà esterna (le strutture nella quali inserirsi/confrontarsi/scontrarsi). Il risultato di questo processo di narrazione dovrebbe costituire la premessa per la costituzione di un io collettivo, che possa andare oltre la dialettica di scontro tra realtà e soggetto, arrivando alla costituzione di alternative e progetti, dei quali la SIM stessa fa parte.
Lo schema didattico riassume queste idee. Viene letto dal cerchio più piccolo verso l’esterno. L’idea dell’allargamento dell’IO(i cerchi concentrici che vanno allargandosi) risponde alla progressiva acquisizione delle competenze utili a raccontare la propria storia personale. Si passa per esempio dalle nozioni più semplici legate ai propri dati personali, all’espressione della propria personalità, al racconto delle proprie esperienze di vita etc.
Una volta che queste capacità vengono acquisite e diventano esprimibili si realizza lo scontro tra l’espressione soggettiva e le condizioni strutturali nelle quali questa soggettività si inserisce (SOGGETTO – REALTA’). Come già anticipato non ci si limita ad una presa d’atto di questo scontro, ma si cerca di superarlo con la creazione di progetti che modifichino l’interazione con la realtà.
Il macrotema mensile e i temi settimanali
La didattica viene programmata in relazione agli obiettivi della scuola e tenendo conto delle sue caratteristiche strutturali (alta mobilità fra le lezioni, possibilità d’accesso immediato in qualsiasi momento dell’anno, parziale assenza di continuità nella classe). La suddivisione viene fatta in macrotemi, di durata tendenzialmente mensile, il cui contenuto e la cui progressione sono stabilite dall’assemblea della scuola.
All’interno di ogni macrotema, ogni settimana è centrata su un tema, secondo una logica di progressione tematica che segue l’idea didattica di apprendimento linguistico come crescente capacità di narrazione e autonarrazione attraverso la lingua. La successione dei macrotemi e la suddivisione in temi settimanali è dunque individuata in modo funzionale al saper raccontare e raccontarsi. L’andamento progressivo dei temi avviene secondo l’allargamento costante del campo di referenza linguistica esercitata, ma senza una struttura rigida, in quanto, a seconda delle necessità, i temi possono essere riaffrontati sotto diversi punti di vista o assumere un andamento ciclico.
La suddivisione della settimana
Durante la settimana, ogni giorno viene trattato un aspetto specifico del tema in esame. La suddivisione in sottotemi differenzia gli aspetti specifici da trattare per ogni singolo tema, e la coordinazione consente di mantenere una relazione tra i sottotemi, evitando ripetizioni, a meno che ciò non sia voluto. Ad esempio, se il tema è la descrizione del sé un andamento progressivo può essere: dati personali, caratteristiche fisiche, caratteristiche della personalità. Al termine di ogni ciclo di sottotemi, un giorno della settimana è dedicato ad un lavoro di recupero e sintesi degli aspetti precedentemente affrontati. La scelta dei sottotemi è affidata all’assemblea della scuola e alle assemblee di livello.
Il momento della lezione
La lezione (insieme all’assemblea settimanale) è l’elemento centrale e costituente della scuola, in cui gli obiettivi della scuola si concretizzano e vengono posti al vaglio dell’esperienza pratica.
La lezione è uno spazio di dialogo orizzontale tra due soggetti, che, seppure nella differenza linguistica che ne contraddistingue le posizioni, si calano all’interno di una comune esperienza narrante.
Per questo l’elemento centrale di una lezione non deve essere l’apprendimento grammaticale scolastico ma l’espressione, in particolare quella riferita al racconto della propria storia; la grammatica è lo strumento per l’espressione e non costituisce di per sé il fine di una lezione.
I momenti che sono stati individuati all’interno di una lezione sono in particolare tre: il confronto esterno, che può avvenire tramite la lettura o la visione di una fotografia (etc), nel quale il gruppo cerca di comprendere e si confronta con una posizione (RIFLESSIONE); il dialogo e la discussione all’interno del gruppo (ELABORAZIONE); la produzione di una nuova idea di gruppo (INVENZIONE).
I tre momenti si riferiscono soprattutto a livelli linguistici avanzati ma si possono tradurre in un’indicazione utile anche per il gruppo base nel momento in cui ricalcano le tre abilità fondamentali dell’apprendimento linguistico, che devono essere presenti ed equamente bilanciate all’interno di ogni lezione: LA LETTURA, L’ESPRESSIONE ORALE E LA SCRITTURA.
Autovalutazione e feedback
A scadenza mensile, un’assemblea è dedicata all’autovalutazione dell’andamento della didattica. La discussione è facilitata da materiali di valutazione delle lezioni da distribuire agli studenti nella settimana precedente l’assemblea di autovalutazione.
Archivio materiali
Ogni giorno, i materiali che si sono utilizzati e prodotti nel corso della lezione vengono inseriti in un apposito raccoglitore (“il faldone”), in modo da avere una traccia e una memoria del lavoro svolto e dei materiali per le lezioni successive.
L’assemblea e la didattica
Lo strumento fondamentale di programmazione didattica è l’assemblea settimanale, di cui fanno parte tutti i soggetti della scuola, sia educandi che educati. La cornice didattica viene infatti stabilita in un’ ottica sia di simultaneità fra profilo politico e profilo pedagogico, sia di produzione orizzontale e consensuale del progetto-scuola nel suo insieme.
L’assemblea e la lezione sono due momenti integrati e essenziali: se l’assemblea non funziona, non funziona la scuola. Quindi la partecipazione da parte degli insegnanti implica la partecipazione ad entrambi questi momenti.
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