Intifada per la dignità


Da anni contestiamo la legge “Bossi-Fini” perché limita i diritti umani più elementari.
Non possiamo stare a guardare le nostre sorelle e fratelli umiliati e sfruttati nelle fabbriche, con la paura che il vento della crisi le trascini per poi trovarsi con il rischio della condanna al CIE e la rimpatrio (autopagato), magari dopo anni e anni di lavoro in Italia.
Altri sorelle e fratelli sono umiliati e sfruttati eppure ritengono un privilegio avere un contratto che li mette al riparo dal rischio della deportazione. E’ il mondo degli operai fantasma, il mondo delle cooperative, visto con gli occhi di chi per restare è disposto a tutto. Ma questo tutto spesso è troppo caro, ad esempio quando all’operaio fantasma capita un incidente alla colonna vertebrale che lo tradisce: allora gli dicono “tu sei nulla, non sei idoneo, non c’è un posto idoneo per te”. Allora deve cercare di non far vedere ai “capi” le lamentele di un corpo giovane ma consumato, per non torvarsi privo di qualsiasi tutela, con una legge che li condanna perché non lavora e li mette alla porta usando i suoi soldi perché non serve alla produzione.
Senza parlare di queste donne, costrette a mettere il loro corpo a disposizione di chi promette loro il rinnovo del permesso di soggiorno.
Oggi il mercato parla la lingua della merce umana: tutto ha un costo e tutto è una legge e la legge va rispettata. Questa non è solo la precarietà, frutto della crisi del capitale, ma è anche violazione profonda del diritto umano. Per questo invitiamo tutti a sostenere questa “intifada dei diritti”.
CONTRO LA BOSSI-FINI

– PER L’UNITA’ DELLA CLASSE OPERAIA, SENZA DISTINZIONI DI NESSUN TIPO
– CONTRO IL “PACCHETTO SICUREZZA” ISPIRATO DALLA MENTE XENOFOBA
– PER UNA SICUREZZA SOCIALE BASATA SUI DIRITTI: DIRITTO ALLA DIVERSITA’, DIRITTO ALLA DIGNITA’, DIRITTI UMANI, DIRITTO ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DEGLI ESSERI UMANI
– PER IL TRASFERIMENTO DELLE COMPETENZE IN MATERIA DI SOGGIORNO DAL MINISTERO DELL’INTERNO AI COMUNI

MANIFESTAZIONE PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA, SABATO 28 APRILE ORE 10.00

iniziativa promossa dai lavoratori stranieri, con l’invito a tutte le realtà che credono nei diritti
Associazione Sopra i ponti (BO), associazione La jeunesse marocaine (BO), associazione Cominciamo insieme (Casalecchio di Reno), associazione Bangladesh community (BO), associazione nigeriani (BO), associazione Al ghofrane (BO), associazione Al Wasat (BO), associazione pakistana (BO), associazione As-siraj l Mounir (Sasso Marconi)

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