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ILLEGANTE n°1 – Feb. 2012

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IMPARARE, DIFENDERSI, ORGANIZZARSI: VERSO UN PRIMO MARZO ON THE MOVE!

Alle ore 9.00 – Move Parade! – Piazza dell’Unità, Bolognina

Dalle 16.30 – Presidio/concerto contro razzismo istituzionale e precarietà – Piazza Nettuno, Bologna

Andiamo avanti. Il primo marzo 2010 e 2011 abbiamo dimostrato che lo sciopero contro la Bossi-Fini è una lotta generale, contro lo sfruttamento e la precarietà. A Bologna e nel resto d’Italia in tante e tanti hanno scioperato insieme contro le divisioni e il silenzio che il razzismo istituzionale impone ai migranti e contro il ricatto del contratto di soggiorno per lavoro. Queste lotte ci hanno insegnato che ogni tentativo di considerare i problemi dei migranti come questione separata dalla condizione generale replica il razzismo istituzionale e rende tutti più deboli, perché la precarietà dei migranti è ciò su cui si è fatto leva per precarizzare tutti gli altri. Senza la lotta contro il razzismo istituzionale non ci possono essere nuovi diritti ma solo nuove gerarchie.
Andiamo avanti, e il prossimo primo marzo scenderemo di nuovo in piazza. Chi si aspetta la ripetizione di un rito si sbaglia: sarà ancora sciopero, in forme nuove per accumulare altra forza.  Saremo con le cosiddette “seconde generazioni”, giovani figli di migranti nati o cresciuti in Italia, che hanno come unico orizzonte di possibilità per il futuro la legge Bossi-Fini e una volta compiuti 18 anni devono andare via dall’Italia se non trovano un lavoro entro sei mesi. Siamo stanchi di chi parla di cittadinanza pensando solo alle condizioni alle quali concederla! Scendiamo in piazza perchè sappiamo che la cittadinanza senza condizioni possiamo prendercela solo lottando contro la precarietà e per il nostro futuro.
Mentre la crisi colpisce duro, i provvedimenti che investono la vita dei migranti, dalla tassa sui permessi al permesso a punti, dall’accordo di integrazione agli effetti della sanatoria-truffa, ancora irrisolti, attaccano la vita di tutti e producono povertà.
Contro le divisioni imposte dalla legge Bossi-Fini, noi migranti e italiani, precari e disoccupati, scendiamo in piazza! 
A chi condiziona il permesso di soggiorno a mille trappole e pensa a nuove sanatorie truffa, a chi non vede che la crisi produce solo nuovo clandestini, noi diciamo: regolarizzazione subito, rinnovo del permesso di soggiorno per tutte e tutti, senza nuove tasse, senza attese, senza inutili intermediari!
A chi pensa che dalla crisi si esca difendendo ciò che c’è o escludendo qualcuno, noi diciamo: lasciateCIE uscire, libertà di movimento contro la precarietà!
Contro coloro che pretendono che la lingua sia solo una condizione per restare, noi diciamo: la lingua è uno strumento di lotta da costruire insieme.
Contro chi fa appello ai diritti come fossero la soluzione, scenderemo in piazza per dire che il diritto alla salute e la difesa legale fanno parte di quella cittadinanza “effettiva” che i nuovi provvedimenti non considerano.
A chi pensa che finisca tutto il primo marzo, noi diciamo: ci rivediamo il 10 marzo! Migranti, operai, precari e studenti contro le fabbriche della precarietà!
A chi racconta la cittadinanza come soluzione e non ha nemmeno il coraggio di rivendicare subito e senza condizioni lo jus soli noi diciamo: cittadinanza ora!
Coordinamento Migranti Bologna e Provincia // Laboratorio OnTheMove // Migranda // Scuola di Italiano con Migranti – Xm24 // Associazione interculturale Al – Sirat // Associazione senegalese Bologna // (s)connessioni precarie // Associazione Universo // Associazione Sokos // USI-AIT
Contatti e adesioni: coo.migra.bo@gmail.com // 327.57.82.056 // 347.06.25.970

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ASSEMBLEA DEI E DELLE MIGRANTI – 25 Febbraio 2012

 

I volantini dell’assemblea del 25 febbraio, con le indicazioni per raggiungere il centro Montanari di via di Saliceto, in formato pdf da scaricare, stampare e diffondere:

Italiano

Arabo

Inglese

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Scuola chiusa per neve!

 

SCUOLA CHIUSA PER NEVE!!

Le lezioni riprendono Lun. 13 Febbraio alle 19, come al solito!

Nel frattempo in settimana organizzeremo un CINEFORUM al Centro Interculturale Zonarelli

per maggiori info…STAY TUNED!!

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Burned identities. Migrazioni in città tra percorsi escludenti e riappropriazioni urbane

Febbraio 2012
Ore 17.30 – 20.30
TPO, Via Casarini 17/5 Bologna

Un ciclo di incontri finalizzato alla realizzazione di una equipe mobile dello Sportello Migranti che possa attraversare i contesti urbani e chi li vive, per cercare insieme gli strumenti di una nuova relazione per la conquista di un diritto alla città tutta che prescinda da status giuridici e nazionalità.

Identità bruciate, corpi nascosti, esistenze negate.
Vite ai margini, costrette ad abitare luoghi dimenticati ed abbandonati, sospese in piazze, giardini e strade perdute.
Nel tempo della crisi la legge sull’immigrazione, i tagli al welfare e il controllo securitario hanno trasformato la città in fabbrica dell’esclusione, riducendo i migranti a corpi datraumatizzare, sfruttare e rinchiudere.
Nella vita dei migranti non accolti e respinti si aprono scenari urbani caratterizzati non più da libertà e autodeteminazione ma da sopravvivenza e necessità.

Un ciclo di incontri finalizzato alla realizzazione di una equipe mobile dello Sportello Migranti che possa attraversare questi contesti urbani e chi li vive, per cercare insieme gli strumenti di una nuova relazione per la conquista di un diritto alla città tutta che prescinda da status giuridici e nazionalità.

Gli incontri sono aperti a studenti, migranti, operatori di associazioni, cittadine-i interessate-i al percorso di realizzazione di un’equipe mobile di prossimità rivolta ai migranti.

Martedì 7 febbraio
Note giuridiche su immigrazione e asilo per orientarsi tra esclusione e diritti
Ivana Stojanova, giurista Sportello Migranti TPO

Martedì 14 febbraio
Identità bruciate e corpi invisibili. Il dialogo frammentato con rifugiati e migranti
Roberto Bertolino, psicologo dell’Associazione Franz Fanon Torino

Martedì 21 febbraio
Accogliere ed includere. Potere, sofferenza e fiducia nel rapporto tra migranti e servizi
Barbara Sorgoni, docente di antropologia culturale Università di Bologna

Mercoledì 29 febbraio
Interventi di prossimità ed educativa di strada, metodi ed esperienze Simona Bruni, formatrice Coop Csapsa Bologna
Cinzia Lenzi, Pedagogista, Educatrice Professionale Coordinatrice Ausl di Bologna

Alla formazione seguirà la costituzione di gruppi di lavoro per le equipe mobili nell’ambito del percorso Plein Air Plein Droit. Per informazioni rivolgersi all’associazione.

La partecipazione è gratuita e richiede l’iscrizione:
Compila la scheda di iscrizione e inviala a yabasta.bologna@gmail.com
Info:
Associazione Ya Basta! Bologna
Via Casarini 17/4 Bologna
Tel 051/6493234

Progetto promosso da
Associazione Ya Basta! Bologna
Associazione Mooladé

In collaborazione con:
Progetto Melting Pot Europa, www.meltingpot.org
Centro sociale TPO, www.tpo.bo.it

Realizzato insieme a VolaBO nell’ambito del Progetto “Plein Air Plein Droit” 2011

 

 ANCHE IN STREAMING su www.globalproject.info

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“Ospite in un mondo straniero”: testimonianze di giovani migranti in attesa di cittadinanza

“Ospite in un mondo straniero”: è così che si sentiva Rachid (30 anni) prima di ottenere, dopo 18 di permanenza in Italia, la cittadinanza italiana: “Ora mi sento come un gabbiano che può volare ovunque, anch’io posso andare, finalmente mi sono liberato della cartaccia chiamata permesso di soggiorno”.

C’è invece chi ancora è alle prese con il permesso di soggiorno, nonostante in Italia si sia costruito una vita e una famiglia: è il caso di Atiqa (26 anni), arrivata in Italia dal Marocco nel 1993,  che attende il riconoscimento della cittadinanza italiana da molti anni, per sé e per i suoi due figli nati in Italia. La voce di Atiqa e la sua storia compongono il primo capitolo di un lavoro di interviste condotto dall’associazione ApriMondo e che Arci Bologna pubblicherà a cadenza settimanale sul suo sito.
L’intento è quello di dare visibilità ai racconti di quei giovani, nati o cresciuti nel nostro paese, che si considerano cittadini italiani ma che per la legge sono ancora stranieri, consapevoli di tramandare questo destino anche ai figli che sono nati in Italia o che vi nasceranno.

Studenti ed ex studenti della scuola d’italiano organizzata da Aprimondo, uomini e donne migranti che hanno frequentato l’associazione si raccontano per far conoscere alla cittadinanza gli ostacoli e le difficoltà che quotidianamente si incontrano “in un mondo straniero”, senza possibilità di scelta, e per chiedere il riconoscimento dei diritti di cittadinanza, così come si propone la campagna “L’Italia sono anch’io”. Fino al mese di marzo, i promotori e i sostenitori della campagna – tra cui Arci e Aprimondo – raccoglieranno le firme necessarie per presentare in Parlamento due proposte di legge, una di riforma dell’attuale normativa sulla cittadinanza, l’altra sul diritto di voto alle elezioni amministrative.
Per garantire a donne e uomini migranti la facoltà di partecipare  a piane titolo alla vita sociale e politica del paese in cui vivono e lavorano; per  rendere l’Italia una comunità più aperta, accogliente e civile.

L’ associazione ApriMondo, che ha sede presso il Centro Poggeschi in via Guerrazzi 14/E a Bologna,  organizza gratuitamente corsi di italiano per migranti adulti, cineforum, incontri tra donne migranti e non, tornei di giochi internazionali, collaborazioni con musei della città ed altro ancora. Come recita la sua Carta d’Identità “si batte da sempre contro ogni forma di razzismo e di discriminazione, restando ben vigile sul territorio, nel contesto cittadino e nazionale. Partecipa alle quotidiane lotte dei migranti e prende posizione contro ogni politica che ne leda i diritti”.

Capitolo 1: “Maggiori diritti per il futuro delle mie figlie”. La storia e le speranze di Atiqa

Capitolo 2: “Il mio futuro è qui in Italia e per averlo bisogna lottare”

Per vedere la galleria fotografica clicca qui.

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Illegante n° 1

C’è una nuova pagina nel sito, interamente dedicata al giornalino della scuola:

L’ILLEGANTE: scriviamo quello che non riusciamo a dire

…lì trovate info sul giornale, sulla sua redazione e sulle modalità di partecipazione al progetto…e troverete i pdf di tutti i numeri direttamente consultabili su scribd.com e/o scaricabili gratuitamente in versione pdf!

…godetevi L’ILLEGANTE 🙂

E non dimenticate che la stampa e la diffusione del giornale sono completamente autofinanziati e quindi un’offerta libera alla SIM sarebbe sempre gradita 🙂

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Vacanze Natalizie

BUONE VACANZE NATALIZIE A TUTTI!

La Scuola torna il 9 Gennaio!!

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Nuovi spunti utili

Tutti questi link li trovate anche nella pagina Materiali…

-I primi 111 verbi del Lessico di frequenza dell’italiano parlato http://www.scudit.net/md111verbi.htm

-esempio dell’uso della parola generatrice per l’alfabetizzazione (purtroppo il link è in spagnolo) http://sapiens.ya.com/callejamel2/ejemplo.htm

-esercizi di fantastica, sono pensati per bambini ma possono essere un buon spunto, vi metto due esempi.

Il progetto “ESERCIZI DI FANTASTICA” prevede, oltre al materiale teorico di supporto e di approfondimento, una serie di schede didattiche che fanno riferimento alla Grammatica della fantasia e sono corredate da esempi tratti dalla produzione creativa dello stesso Rodari;  hanno lo scopo di offrire degli stimoli utili  e concreti per l’attività di animazione in classe.
http://www.rodaricentrostudiorvieto.org/site/9885/default.aspx

Binomio fantastico

         Dalla Grammatica della fantasia

  • Non basta un polo solo per produrre una scintilla, ce ne vogliono due.
  • la parola singola agisce solo quando ne incontra una seconda che la provoca, la costringe a uscire dai binari dell’abitudine, a scoprirsi nuove capacità di significare.
  • Non c’è vita dove non c’è lotta… in principio c’era l’opposizione.
  • Una storia può nascere solo da un binomio fantastico
  • Occorre una certa distanza tra le due parole, che l’una sia sufficientemente estranea all’altra il loro accostamento discretamente insolito, perché l’immaginazione sia costretta a  mettersi in moto per istituire tra loro una parentela, per costruire un insieme (fantastico) in cui i due elementi possano convivere.(cane- cavallo… no!…  cane – armadio… sì )
    (vedi esempi sotto: balena – arcobaleno)              
  • Nel binomio fantastico le parole non sono prese nel loro significato quotidiano, ma liberate dalle catene verbali di cui fanno parte quotidianamente. Esse sono estraniate, spaesate, gettate l’una contro l’altra in un cielo mai visto prima. Allora si trovano nelle condizioni migliori per  generare un storia.

 

MI PRESENTO

Mi chiamo….

Mi piace…

Non mi piace…

Confino a nord con…
e a sud con…

Porto…

La mia superficie
non l’ho mai misurata…

Sono bravo e buono
e quando crescerò… 

 

 

Il sistema del sorgi e cammina 

Rodari

Tutto può essere animato, ad ogni oggetto può essere attribuita una personalità.

Prendete una sedia, animatela. Avrete una persona che penserà ed agirà e avrà reazioni umane nelle condizioni materiali di una sedia, avrà simpatie ed antipatie, desideri e capricci. Eccovi una sedia che non può sopportare di sostenere il peso di persone con i baffi. Sopporterà un grassone, un elefante, una banda musicale al completo; ma non un mingherlino coi baffetti sotto il naso. Ogni volta che si annunciano dei baffi la sedia scappa. Inutile rabbonirla, cercare di imbrogliarla, farle violenza.

Esercizio:

sviluppate in tutte le direzioni possibili il tema di una sedia che non tollera i baffi.

E’ abbastanza chiaro che nella sedia non c’e niente del tutto: tutto quel che occorre alla sedia per diventare una favola dovremo mettercelo noi. Il nostro bravo Otto, però, avrebbe fatto meglio a sviluppare la tecnica dell’animazione. Ma già: io sto qui a criticarlo. E dov’e lui, Otto? E’ mai esistito questo signor Schlegel- Kamnitzer?

 

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Belle storie

“Siamo tutti stranieri”, è una giornata in cui tutti i programmi di RadioTre sono condotti e gestiti (anche gli ospiti) da stranieri o migranti di seconda generazione.

E questo è il link di “Chiodo Fisso” la trasmissione di RadioTre dedicata agli alberi, che durante il “Siamo tutti stranieri” è stata gestita e condotta da due donne migranti, una bengalese e una indiana, hanno raccontato storie, ricordi, miti e leggende su due alberi tipici delle loro zone.

Ascolta la Registrazione di “Chiodo Fisso” 5 dic. 2011 in cui Razia Chowdhury, bengalese  e Kiran Sahna indiana, raccontano l’albero preferito del proprio paese, L’albero di Neem e l’albero di Kadam. I loro racconti insieme ad altri 15 storie sugli alberi scritte da persone provenienti da ogni angolo del mondo sono pubblicati nel prezioso libro interamente fatto a mano “Radici” pubblicato nel 2010 da Else Edizioni Brano musicaleInner voice, Shoba Gurtu

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