Articoli con tag Diritti

Sabato 30 GIUGNO 2012 – PRESIDIO “NOI NON CE NE ANDIAMO!”

PRESIDIO DEI MIGRANTI E CON I MIGRANTI,

DAVANTI ALLA PREFETTURA DI BOLOGNA,

SABATO 30 GIUGNO

DALLE ORE 10.30

  • per sostenere e rilanciare la richiesta di una moratoria urgente sui permessi di soggiorno nelle zone terremotate
  • per denunciare l’applicazione della legge da parte di Questure e Prefetture che di fatto spesso impedisce di ottenere il permesso per ricerca lavoro
  • per dire NO alla legge Bossi-Fini e al contratto di soggiorno, per il permesso di soggiorno per tutte e tutti senza truffe né ricatti

Facciamo appello a tutte le realtà e a tutti gli uomini e le donne che hanno sottoscritto la richiesta per una moratoria urgente sui permessi di soggiorno e che possono raggiungere Bologna a essere attivamente con noi quel giorno.

    

 

Coordinamento Migranti Bologna e provincia, Coordinamento Migranti Cento, Scuola d’Italiano con migranti Xm24, Sportello medico-giuridico Al-Sirat, On the Move – generazioni in movimento, migranda, (s)connessioni precarie

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Siamo qui e non ce ne andiamo! 10 giugno incontro dei migranti, degli insegnanti e degli avvocati

Domenica 10 giugno la SIM, il Coordinamento Migranti di Bologna  e lo sportello medico-giuridico Al Sirat organizzano

PRANZO/INCONTRO   Siamo qui e non ce ne andiamo!

Programma:

-ore 13 pranzo (si mangia, si chiacchiera, ci si diverte tutti insieme)

– dalle ore 15 proiezioni e assemblea (per parlare delle principali problematiche che riguardano i migranti in Italia e di come poterle affrontare e risolvere insieme)

 

Scarica e diffondi il numero 24 di Senza Chiedere il Permesso, il foglio periodico del Coordinamento Migranti Bologna e provincia: SCP numero 24 giugno 2012

In questo numero:

  • 10 giugno incontro dei migranti, degli insegnanti e degli avvocati, organizzato con la SIM – Scuola d’Italiano con migranti XM24 e lo sportello medico-giuridico Al Sirat. Programma: ore 13 pranzo, dalle ore 15 proiezioni e assemblea Siamo qui e non ce ne andiamo!
  • appello per una moratoria urgente sui permessi e le carte di soggiorno nelle zone terremotate, per leggere l’appello, le adesioni e sapere come aderire, clicca qui.

 

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Terremoto: subito una moratoria per i permessi di soggiorno

Il terremoto che in questi giorni ha colpito molti comuni emiliani non ha apparentemente fatto differenze. In realtà, come dimostrano le morti sul lavoro di tanti operai, sono stati colpiti soprattutto i lavoratori, senza distinzione. Per colpa della precarietà, che spinge a rischiare la vita pur di non essere licenziati, operai italiani e migranti erano al lavoro. Molti di loro sono rimasti senza una casa in cui dormire e un luogo di lavoro dove guadagnarsi un salario. In questa strage di operai sono quattro i migranti che hanno pagato con la vita il loro lavoro e sono centinaia gli sfollati e i rimasti senza impiego.

In questa situazione, i migranti pagano un prezzo ancora più alto a causa delle leggi che regolano la loro permanenza in Italia. Nelle misure d’urgenza prese dal Governo non c’è nessuna attenzione per la particolare condizione che i migranti vivono in Italia a causa delle norme delle legge Bossi-Fini. Per queste ragioni, il Coordinamento Migranti Bologna e provincia chiede al Governo e a tutte le autorità competenti di agire subito affinché a tutte le migranti e ai migranti residenti nelle zone terremotate:
• Sia garantito il rinnovo del permesso di soggiorno e della carta di soggiorno, anche se nei prossimi due anni non saranno in grado di soddisfare i criteri di lavoro, reddito, abitazione previsti dal testo unico sull’immigrazione.
• Sia cancellata per i prossimi due anni la tassa di rinnovo del permesso;
• Sia garantita un uguale trattamento nei soccorsi e nell’assistenza, indipendentemente dal possesso di un permesso di soggiorno.

Senza una moratoria urgente sui permessi di soggiorno, i migranti si troveranno a subire oltre agli effetti del terremoto quelli della politica e della burocrazia italiane a causa di una legge, la Bossi-Fini, che già subiscono quotidianamente.

Senza una moratoria urgente sui permessi di soggiorno le lavoratrici e i lavoratori migranti rischiano di essere uguali a quelli italiani solo quando sacrificano la loro vita.
Solo una moratoria urgente sui permessi di soggiorno permetterà ai lavoratori e alle lavoratrici migranti di ricostruire la loro vita dopo il terremoto.

 

Coordinamento migranti Bologna e provincia
coo.migra.bo@gmail.com
3275782056

 

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Intifada per la dignità

Da anni contestiamo la legge “Bossi-Fini” perché limita i diritti umani più elementari.
Non possiamo stare a guardare le nostre sorelle e fratelli umiliati e sfruttati nelle fabbriche, con la paura che il vento della crisi le trascini per poi trovarsi con il rischio della condanna al CIE e la rimpatrio (autopagato), magari dopo anni e anni di lavoro in Italia.
Altri sorelle e fratelli sono umiliati e sfruttati eppure ritengono un privilegio avere un contratto che li mette al riparo dal rischio della deportazione. E’ il mondo degli operai fantasma, il mondo delle cooperative, visto con gli occhi di chi per restare è disposto a tutto. Ma questo tutto spesso è troppo caro, ad esempio quando all’operaio fantasma capita un incidente alla colonna vertebrale che lo tradisce: allora gli dicono “tu sei nulla, non sei idoneo, non c’è un posto idoneo per te”. Allora deve cercare di non far vedere ai “capi” le lamentele di un corpo giovane ma consumato, per non torvarsi privo di qualsiasi tutela, con una legge che li condanna perché non lavora e li mette alla porta usando i suoi soldi perché non serve alla produzione.
Senza parlare di queste donne, costrette a mettere il loro corpo a disposizione di chi promette loro il rinnovo del permesso di soggiorno.
Oggi il mercato parla la lingua della merce umana: tutto ha un costo e tutto è una legge e la legge va rispettata. Questa non è solo la precarietà, frutto della crisi del capitale, ma è anche violazione profonda del diritto umano. Per questo invitiamo tutti a sostenere questa “intifada dei diritti”.
CONTRO LA BOSSI-FINI

– PER L’UNITA’ DELLA CLASSE OPERAIA, SENZA DISTINZIONI DI NESSUN TIPO
– CONTRO IL “PACCHETTO SICUREZZA” ISPIRATO DALLA MENTE XENOFOBA
– PER UNA SICUREZZA SOCIALE BASATA SUI DIRITTI: DIRITTO ALLA DIVERSITA’, DIRITTO ALLA DIGNITA’, DIRITTI UMANI, DIRITTO ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE DEGLI ESSERI UMANI
– PER IL TRASFERIMENTO DELLE COMPETENZE IN MATERIA DI SOGGIORNO DAL MINISTERO DELL’INTERNO AI COMUNI

MANIFESTAZIONE PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA, SABATO 28 APRILE ORE 10.00

iniziativa promossa dai lavoratori stranieri, con l’invito a tutte le realtà che credono nei diritti
Associazione Sopra i ponti (BO), associazione La jeunesse marocaine (BO), associazione Cominciamo insieme (Casalecchio di Reno), associazione Bangladesh community (BO), associazione nigeriani (BO), associazione Al ghofrane (BO), associazione Al Wasat (BO), associazione pakistana (BO), associazione As-siraj l Mounir (Sasso Marconi)

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