La notte nera di Milano: lezione e materiali per le scuole di italiano per migranti

DAXLa scuola di italiano del Cantiere (Milano) ha preparato una lezione per raccontare ai migranti l’uccisione di Dax, dieci anni fa, da parte di fascisti.
Ci sembra una bellissima iniziativa e potrebbe essere anche un “modello” da seguire per le lezioni in vista del corteo del 23..
il materiale è suddiviso per livelli e lo trovate al link:

http://cantiere.org/art-04003/la-notte-nera-di-milano-lezione-per-le-scuole-di-italiano-per-migranti.html

insieme all’appello a tutte le scuole di italiano e a tutte le realtà antifasciste e antirazziste:
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Appello delle Scuole di Italiano per Migranti e delle realtà antirazziste verso le mobilitazioni in memoria di Dax

Il 16 marzo 2013 Milano ricorda Dax, Davide Cesare, ucciso 10 anni fa dai fascisti perche’ militante antifascista che difendeva il diritto alla casa, alla cittadinanza, a una vita dignitosa per tutti e tutte.

Le scuole di italiano per migranti non sono solo dei luoghi neutrali dove imparare la lingua, ma presidio di cultura, di cittadinanza attiva e antirazzismo.

Milano e’ una citta’ meticcia, in cui migliaia di persone si sono indignate per la morte di Abba nel 2008, ammazzato solo perche’ nero, e per l’omicidio di Modou e Mor nel 2011 per mano di un attivista di Casapound (un partito di “fascisti del terzo millennio” come si autodefiniscono). Ancora a dicembre 2012 due hammerskin hanno accoltellato un ragazzo antifascista in stazione Centrale a Milano.

Essere cittadini non ha niente a che fare con un pezzo di carta: essere cittadini vuol dire avere libero accesso ai diritti, non dover pagare per la scuola, la sanita’, la casa. In un mondo globalizzato, dove le merci e i soldi possono circolare liberamente, gli esseri umani devono invece acquistare per migliaia di euro un permesso di soggiorno che gli conceda il diritto di esistere in un paese diverso da quello in cui sono nati, oppure vengono rinchiusi nei Cie e privati della loro liberta’ senza aver commesso reati. Essere solidali, autorganizzarsi in forme di mutuo soccorso, condividere risorse e competenze tra i cittadini che si mettono in rete su un territorio, non è solo un modo per sostenersi in tempi di crisi, ma è produzione di risposte ai bisogni, rivendicazione di diritti, al di fuori di ciò che è dato o concesso. Lottare perche’ soprattutto in tempo di crisi tutti i cittadini abbiano libero accesso ai diritti, vuol dire anche rifiutare con forza ogni razzismo e fascismo, ogni tentativo di scaricare sui migranti e sui ceti piu’ deboli, le responsabilita’ di una crisi economica causata dalla finanza e dai potenti che governano il mondo.

Per questo invitiamo le scuole di italiano, le/gli insegnanti e le/gli studenti/esse, a partecipare al corteo in memoria di Dax che partirà sabato 16 marzo da piazzale XXIV Maggio, e ad organizzare lezioni sui temi dell’antirazzismo e dell’antifascismo: vogliamo ribadire che viviamo in una societa’ meticcia e solidale, in cui le lingue e le culture si mischiano e non c’e’ posto per ritorni nazionalisti, fascisti e razzisti.

Comitato per non dimenticare Abba e fermare il razzismo
Rete delle Scuole senza Permesso
Scuola Popolare Migranti di Cologno

Lernejo – Sos Fornace

 

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Cena autofinanziamento Scuola d’Italiano + Proiezione “The Price of Freedom”

Giovedì 14 Marzo 2013 alle 19:00

Cena autofinanziamento Scuola d’Italiano + Proiezione “The Price of Freedom”

 

Programma:

dalle 19

cena di autofinanziamento per la SIM, scuola d’italiano CON migranti http://simxm24.noblogs.org/

dalle 20.30

collegamento con Rabih Bouallegue, attivista, blogger e giornalista free-lance

http://bousufi.blogspot.it/

proiezione del documentario “The Price of Freedom” (Rabih Bouuallegue, 2013) sui migranti tunisini scomparsi

Secondo il UNHCR 58,000 persone hanno attraversato il Mediterraneo in piccole barche dopo la Rivoluzione dei Gelsomini del 2011. Due mila fra questi migranti sono scomparsi nel Mediterraneo, molti altri sono rinchiusi  nei CIE Italiani. Questo documentario segue l’attivista sciulo-tunisino Rabih Bouallegue alla ricerca di informazioni sulle persone scomparse

http://www.youtube.com/watch?v=KyV8Yd8y4x4

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LA CITTA’ RIPRENDIAMOCELA NOI!

Improvvisamente nelle vie della Bolognina è apparso un volantino su una iniziativa di Bignami, Lisei e compagnia cantante.

Il loro volantino recita così:

NON ESSERE COMPLICE – RIPRENDIAMOCI LA CITTA’ –
FIACCOLATA ANTIDEGRADO 5 marzo – ore 18 – via Ferrarese ang. Parco Rossa

Gli ultimi fatti di cronaca avvenuti a Bologna dimostrano come la nostra Città stia lentamente, ma inesorabilmente peggiorando sul versante della sicurezza e del decoro cittadino, aumentando il degrado e l’insicurezza. Nonostante l’indifferenza del Comune e delle Autorità Cittadine, non intendo rendermi complice di questa situazione e per questo abbiamo organizzato per martedì 5 marzo, alle ore 18, in via Ferrarese angolo Parco Guido Rossa una Fiaccolata Antidegrado, aperta a tutti coloro che vogliono riprendersi la Città e chiusa a tutti coloro che parlano, parlano, ma non fanno nulla di concreto. Se ci sei, non sei complice.
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Stanno sciacallando sulla morte di un meccanico di Via Ferrarese per portare avanti i soliti deliri forcaioli e securitari. La nozione di degrado ci è oramai ben nota e in un quartiere come la Bolognina sappiamo benissimo che assume molto più i connotati dell’emarginazione sociale, della speculazione e della devastazione. Esiste ovviamente la criminalità ma non se ne può parlare astrattamente e soprattutto utilizzare i fatti di cronaca nera per portare avanti le più becere istanze politiche.
Visto che la vera sicurezza consiste nel vivere collettivamente gli spazi e nella condivisione del quotidiano, non possiamo accettare Bignami, Lisei, Nanni e altri porci nelle strade che viviamo ogni giorno, a fare proclami di terrore e ad invocare più controllo sociale.
La Bolognina non può tollerare la presenza di questi fascisti mascherati da società civile che “scendono” nei quartieri popolari a difendere la gente “perbene” seminando paura e odio.

Per questo motivo la SIM XM24 insieme ad altri gruppi attivi in Bolognina si troverà oggi 5 marzo alle 18 al parchetto di fronte alle Poste di Via Torreggiani (traversa che congiunge via di Corticella a via di Saliceto) per fare in modo che le voci di infami e speculatori non siano le uniche a riecheggiare nelle strade della Bolognina e proporrà la sua versione alternativa del volantino di Bignami:
LA CITTA RIPRENDIAMOCELA NOI!

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Occupata Prati di Caprara: l’incontro con l’Asp

Nuova occupazione per far fronte alle conseguenze della mancata integrazione dei rifugiati dell’Emergenza Nord Africa. Oggi in comune l’incontro tra occupanti e Asp

Asia-Usb, l’Associazione 3 febbraio e un gruppo di rifugiati ancora presenti nel centro, hanno deciso di rimanere nella struttura anche dopo la scadenza del termine dell’Emergenza Nord Africa. Gli occupanti hanno passato la notte nella struttura e questa mattina si è scolto l’incontro con l’Aps per trovare una soluzione per la settantina di profughi senza tetto.

IMG_B  L’ultimo gruppo di rifigiati è rimasto nella struttura con il supporto del sindacato di base degli inquilini. L’occupazione è stata funzionale per ottenere un incontro con la Croce Rossa, associazione che ha gestito l’accoglienza dopo che il governo ha indetto l’emergenza per i profughi provenienti dalla Libia durante la primavera araba.

In questo modo è stato bloccato il processo di smantellamento della struttura d’accoglienza, iniziato il 28 febbraio, termine ultimo stabilito dal Governo per l’emergenza. Un fatto analogo era già accaduto nei giorni scorsi a Firenze, sempre in una struttura adibita alle stesse funzioni negli ultimi due anni.foto_D_w

Questa mattina Asia-Usb e una delegazione degli occupanti ha incontrato presso il Comune di Bologna l’ASP Poveri Vergognosi per trovare una soluzione ai problemi sottolineati dai profughi coinvolti nell’Emergenza Nord Africa tramite la loro occupazione. Sono emersi degli spiragli per una soluzione provvisoria che prevederebbe l’assorbimento di alcuni migranti nel Piano Freddo del Comune o comunque il permesso per poter rimanere temporaneamente nello stabile occupato.

Intanto Asia-Usb ha indetto un presidio per mercoledì 6 alle 15 davanti in Piazza Maggiore, davanti al Comune, per sottolineare come “di fronte alla enorme emergenza di questi giorni, all’imminenza della fine del piano freddo, dei numeri allarmanti degli sfratti, rischiamo di avere una città con centinaia di posti vuoti e migliaia di persone in mezzo alla strada”. La protesta prenderà vita in contemporanea all’incontro che dopo un mese Asia-Usb avrà con alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale riguardo la questione della Caserma Sani.

Il sindacato di base degli inquilini sta ancora portando avanti il presidio permanente, cominciato il 27 gennaio, di fronte all’ex Caserma Sani in via Ferrarese. “Ricordiamo che questa area contiene diversi stabili di cui alcuni immediatamente riutilizzabili a fini abitativi, a condizione che si metta fine immediatamente allo stato di degrado e abbandono in cui versano” afferma Asia-Usb in un comunicato.IMG_A

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23 marzo a Bologna #nobossifini: istruzioni per tutti e tutte

Il 23 marzo a Bologna ci sarà una grande manifestazione dei migranti contro la legge Bossi-Fini e lo sfruttamento. Parte alle ore 15 da piazza XX settembre, di fronte all’autostazione. Vi chiamiamo tutti a Bologna.

 

Cosa fare fino al 23 marzo: 

  1. Diffondere la notizia che i migranti chiamano a manifestare a Bologna contro la Bossi-Fini, con qualsiasi governo e qualsiasi parlamento;
  2. Usare facebook e twitter per diffondere la notizia con #bastabossifini #23marzo #Bologna;
  3. Scaricare i volantini, stamparli, e distribuirli mentre si va al lavoro tra i colleghi, a tutti gli amici e conoscenti: il passaparola funziona. I volantini si trovano qui: http://coordinamentomigranti.org/
  4. Sostenere le ragioni dei lavoratori che lottano nella logistica e dello sciopero che faranno il 22 marzo;
  5. Per chi è a Bologna e vuole dare una mano, chi non può stampare i volantini ma vuole distribuirli: chiamare il Coordinamento Migranti o venire alla riunione al mercoledì sera;
  6. Per chi non è di Bologna, informarsi per prendere il treno o l’autobus in gruppo per arrivare a Bologna sabato 23 marzo entro le 15, la manifestazione parte vicino alla stazione;
  7. Organizzarsi per venire tutti e tutte a Bologna il 23 marzo con tutte le famiglie, questa manifestazione è anche per i diritti dei nostri figli e delle nostre figlie!

Possono anche parlare di cambiare tante cose, ma se non si cancellano la legge Bossi-Fini e il razzismo istituzionale la nostra vita rimane appesa a un pezzo di carta e i padroni e il governo lo useranno sempre per sfruttarci di più e dividerci!!

 

Basta usire di casa solo per lavorare. Basta pagare ogni volta tanti soldi per avere i documenti. Basta aspettare per dei mesi, piangere quando qualcuno viene espulso o denunciato solo per i documenti. Basta quelli che vogliono integrazione con legge razzista!

 

E’ ora di uscire e di scendere in piazza insieme! Noi siamo forti, se lottiamo uniti possiamo vincere.

 

Abbiamo ricominciato a sognare e adesso vogliamo cambiare queste cose!

  • Vogliamo che il permesso di soggiorno sia garantito a tutti slegato da lavoro e reddito!
  • Diciamo basta al quotidiano razzismo istituzionale!
  • Non vogliamo più sanatorie truffa!
  • Non vogliamo più la farsa dei permessi umanitari e del finto diritto d’asilo!
  • Vogliamo chiusi per sempre tutti i CIE!

Usiamo ogni giorno fino al 23 marzo per riempire Bologna!

 

 

 

Treni Regionali per Bologna, sabato 23 febbraio:

 

Dalla provincia di Bologna:

 

Calderara: 14.07 arrivo 14.20

Porretta: 13.22 arrivo 14.32

San Giovanni in Persiceto: 14.29 arrivo 14.51

Anzola Emilia: 13.52 arrivo 14.08

Crevalcore: 14.22 arrivo 14.51

 

Da altre provincie:

 

Ferrara: 14.10 arrivo 14.40

Reggio Emilia: 13.47 arrivo 14.28

Modena: 14.01 arrivo 14.28

Ravenna: 13.33 arrivo 14.54

Piacenza: 12.52 arrivo 14.28

Verona: 13.26 arrivo 14.51

Padova: 13.12 arrivo 14.40

Brescia: 12.35 arrivo 14.51 con cambio a Verona

Milano: 11.20 arrivo 14.08

Mantova: 12.28 arrivo 14.51 con cambio a Modena

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Migranti verso il 23 marzo: volantini in lingua – basta razzismo, basta sfruttamento!

logomondojpg1In diverse città del nord e centro Italia, ieri migliaia di lavoratori migranti si sono riuniti in assemblee video collegate tra loro per lanciare lo sciopero del 22 marzo per il contratto del settore della logistica. A Bologna, in più di trecento hanno affermato le ragioni dello sciopero e ribadito il loro impegno in una lotta che ha già vinto diverse vertenze. Il Coordinamento Migranti Bologna e Provincia sostiene lo sciopero dei lavoratori della logistica. Molti dei lavoratori migranti protagonisti di queste lotte hanno animato la grande Assemblea che ha indetto per sabato 23 marzo una manifestazione generale dei e delle migranti.  Chiamiamo tutti a far crescere queste date dentro e fuori i posti di lavoro: da tutte le città e tutti i luoghi di lavoro, sosteniamo lo sciopero del 22 e scendiamo in piazza sabato 23 marzo a Bologna contro la legge Bossi-Fini, lo sfruttamento e il razzismo istituzionale. Lo sciopero del 22 marzo è importante per tutti i migranti. La manifestazione del 23 marzo è importante per tutti i lavoratori. 

Per scaricare i volantini clicca qui…

 

http://coordinamentomigranti.org/

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Guarda, Senti, Parla: volantino contro l’indifferenza!

http://youtu.be/IDT_zaG_lMc
Da CortoCircuito:

Negli ultimi giorni a Firenze è apparso un volantino. Nelle cassette della posta, nelle università, ci siamo imbattuti in un appello alla solidarietà per contrastare la violenza di genere. La firma è genere@anche.no, un’email per contattare l’assemblea sulla questione di genere che da qualche mese ha iniziato a riunirsi a Firenze. Già l’assemblea si era fatta sentire, con un comunicato volantinato nel centro della città rispetto al pestaggio avvenuto in S.Croce a inizio dicembre, ai danni di una militante di Lotta Per La Casa.

L’analisi dell’assemblea appare chiara: in un’epoca di crescente atomizzazione sociale  le istituzioni e i media favoriscono una cultura machista e un clima di paura che faccia da supporto ai provvedimenti securitari portati avanti negli ultimi anni. Dallo svuotamento delle piazze, all’esaltazione della polizia come “difesa” delle persone (quando poi appare evidente quanto spesso questa raffigurazione risulti debole), alla stigmatizzazione della prostituzione che è stata trasformata ancor più in un mondo sommerso da cui la “società civile” deve stare lontano, all’odio nei confronti dell’altro, soprattutto degli immigrati, da cui, così ci dicono, tutti questi provvedimenti ci “difenderanno”.
Questo volantino risulta quindi un invito a rifiutare una lettura della realtà di questo tipo. Al contrario, si chiede alle persone di reagire, di comunicare, di solidarizzare per dare vita a un tessuto sociale coeso, nelle strade e nelle piazze dei quartieri, come antidoto reale alle violenze di genere e, ci permettiamo di aggiungere, anche di razza e di classe.

Questo il testo del volantino:

Apri gli occhi. 
Non cedere all’indifferenza:
se assisti a una scena di violenza domestica o pubblica non aver paura di rivolgerti a chi potrebbe essere di aiuto o di soccorrere chi viene aggredito.
Il silenzio e la mancanza di aiuto sono anch’essi forme di violenza.
L’indifferenza è complice, la solidarietà è un’arma: usiamola! 

guardasentiparla

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Migranti verso il 23 marzo: tutti i video dell’assemblea generale

ecco tutti i video, il resoconto e le foto dell’assemblea generale dei migranti che si è tenuta il 17 febbraio a Bologna. 
 
Oltre 300 persone provenienti da diverse città hanno partecipato. Dopo una lunga discussione, l’assemblea ha deciso di iniziare un percorso contro la legge Bossi-Fini. Un percorso che appoggia con forza lo sciopero per il contratto del settore della logistica in preparazione per la metà di marzo, e lancia sabato 23 marzo a una manifestazione politica di massa a Bologna, contro la legge Bossi-Fini, lo sfruttamento e il razzismo istituzionale. Dall’assemblea viene un richiamo a tutti e tutte per far crescere sin da ora questa data dentro e fuori i posti di lavoro.
 
Da tutte le città e i luoghi di lavoro, il 23 marzo riempiamo Bologna: questo è il momento!
foto:
 
 
più informazioni:
 

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Hobo-Laboratorio dei saperi comuni – Giardini di via Filippo Re (Bologna)

IKEAAssemblea con studenti e precari. Negli ultimi mesi le lotte nel settore della logistica hanno mostrato che nella crisi è possibile produrre conflitto e vincere. Hanno mostrato che il ricatto esercitato dalle cooperative sui lavoratori può essere spezzato, un insegnamento prezioso per i sempre più numerosi precari e studenti che all’interno delle cooperative, lavorano con orarai infami, salari ridicoli e nella più assoluta mancanza di garanzie contrattuali. Per costruire un terreno comune di lotta contro lo sfruttamento generalizzato sul lavoro dentro la crisi, Hobo-Laboratorio dei saperi comuni convoca un’assemblea in vista dello sciopero generale del settore il 15 marzo. Partecipano precari, studenti e lavoratori della logistica.

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Assemblea generale dei migranti a Bologna: in oltre 300 lanciano un percorso per dire basta alla legge Bossi-Fini. Il 23 marzo manifestazione a Bologna

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Il 17 febbraio a Bologna una enorme assemblea di migranti ha riempito il piazzale coperto di XM24, costringendo i presenti ad uscire dalla sala grande. Oltre 300 i partecipanti provenienti da molte città italiane: Bologna, Ferrara, Brescia, Verona, Ravenna, Modena, Torino, Milano, Piacenza, Padova. In un clima da subito acceso i migranti hanno detto basta al regime di sfruttamento e razzismo che si appoggia sulla legge Bossi-Fini. Tante le storie raccontate, e grande la voglia di affermare la presenza politica dei migranti con una manifestazione dove tutti e tutte possano far sentire la loro voce. Numerosi tra i presenti i lavoratori delle cooperative della logistica, che hanno portato la forza espressa in questi mesi nel settore contro il regime di precarietà e sfruttamento che lo caratterizza. Da tutti è uscita la forte volontà di continuare questo percorso e portare la forza accumulata fuori dai posti di lavoro, per portare la presenza dei migranti nelle strade e nelle piazze, per rivendicare la cancellazione della legge Bossi-Fini, la fine del quotidiano razzismo istituzionale che colpisce tutti i migranti, il salario, le famiglie e indebolisce la posizione di tutti i lavoratori. Da oggi esce l’indicazione chiara che l’uguaglianza non può essere uno slogan, e che l’unico modo per fare un passo avanti duraturo è combattere insieme contro la legge Bossi-Fini e quello che produce nei luoghi di lavoro e nella società. Questa convinzione è ancora più forte oggi che, con la crisi economica, crescono le divisioni, la competizione e il razzismo: se milioni di migranti continueranno ad essere indicati come nemici per legge, non ci saranno vere conquiste. Finché il razzismo istituzionale, colpendo i migranti, agirà come un’ipoteca sulla pelle di tutti i lavoratori e le lavoratrici, non potranno esserci passi avanti decisivi. Per questo dall’assemblea di oggi a Bologna i migranti chiamano tutte e tutti per un percorso contro questa legge nel nome del protagonismo dei migranti. Un percorso che appoggia con forza lo sciopero per il contratto del settore della logistica in preparazione per la metà di marzo, un settore dove la forza lavoro è in grandissima maggioranza composta da migranti, grazie al ricatto che per anni il permesso di soggiorno ha avuto sul lavoro migrante, spingendo ad accettare mansioni più pesanti, salari più bassi e il lavoro nelle cooperative pur di avere i documenti in regola. Oggi le lotte nel settore della logistica hanno portato migliaia di lavoratori a conquistare pezzi di salario e di libertà, sconfiggendo la paura e il ricatto. L’assemblea di oggi dice che da queste lotte può venire la forza per liberare tutti i migranti, in tutte le categorie lavorative e in tutte le condizioni di vita, dal ricatto del permesso di soggiorno, e liberare con loro tutti i lavoratori dalle divisioni imposte dal razzismo istituzionale. Per questo, i migranti e le migranti in assemblea e chi era con loro, lanciano per il 23 marzo una manifestazione politica di massa contro la legge Bossi-Fini, lo sfruttamento e il razzismo istituzionale e chiamano tutti, sin da ora, a fare crescere questa data dentro e fuori i posti di lavoro. La straordinaria presenza di oggi, gli interventi e la grande partecipazione mostrata da tutti dicono una cosa chiara: conosciamo la nostra forza, questo è il momento!

Da tutte le città e i luoghi di lavoro: il 23 marzo riempiamo Bologna!

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