Articoli con tag Coordinamento Migranti

Sabato 30 GIUGNO 2012 – PRESIDIO “NOI NON CE NE ANDIAMO!”

PRESIDIO DEI MIGRANTI E CON I MIGRANTI,

DAVANTI ALLA PREFETTURA DI BOLOGNA,

SABATO 30 GIUGNO

DALLE ORE 10.30

  • per sostenere e rilanciare la richiesta di una moratoria urgente sui permessi di soggiorno nelle zone terremotate
  • per denunciare l’applicazione della legge da parte di Questure e Prefetture che di fatto spesso impedisce di ottenere il permesso per ricerca lavoro
  • per dire NO alla legge Bossi-Fini e al contratto di soggiorno, per il permesso di soggiorno per tutte e tutti senza truffe né ricatti

Facciamo appello a tutte le realtà e a tutti gli uomini e le donne che hanno sottoscritto la richiesta per una moratoria urgente sui permessi di soggiorno e che possono raggiungere Bologna a essere attivamente con noi quel giorno.

    

 

Coordinamento Migranti Bologna e provincia, Coordinamento Migranti Cento, Scuola d’Italiano con migranti Xm24, Sportello medico-giuridico Al-Sirat, On the Move – generazioni in movimento, migranda, (s)connessioni precarie

, , , , , , ,

Nessun commento

Appello per presidio 30 giugno davanti alla prefettura di Bologna

Noi non ce ne andiamo: appello per un presidio dei migranti e con i migranti, il 30 giugno davanti alla prefettura di Bologna


Il dramma del terremoto ha messo in luce il disastro che si chiama legge Bossi-Fini. Noi migranti siamo oltre cinque milioni in Italia, ma siamo considerati uguali agli altri solo per essere sfruttati o quando sacrifichiamo la nostra vita sui posti di lavoro. A causa di questa legge, del contratto di soggiorno, della presenza dei CIE, della minaccia dell’espulsione, noi migranti siamo doppiamente ricattati sui posti di lavoro, nello studio e in ogni ambito della vita. A causa di questa legge, tanti stanno perdendo le condizioni per rinnovare il permesso per sé e per i propri figli nati qui o arrivati da piccoli. Questo succede anche perché le Questure stanno interpretando la legge in maniera restrittiva: chiedendo continui aggiornamenti della documentazione, concedendo permessi della stessa durata di contratti di lavoro sempre più precari. Per chi è senza permesso è invece impossibile ottenerlo e migliaia di persone stanno ancora aspettando una risposta dopo la sanatoria-truffa del 2009.

A causa di questa legge, migliaia di persone, lavoratori e lavoratrici, studenti, bambini che vivevano nelle zone colpite dal terremoto rischiano ora di perdere, oltre alla casa e al lavoro, anche i documenti. La Bossi-Fini è un disastro che rende ancora più insopportabile il dramma del terremoto. È inaccettabile il silenzio del governo sulla moratoria per i permessi di soggiorno. D’altra parte, cambiano i governi ma non la Bossi-Fini, e l’unica differenza è la tassa odiosa sui permessi di soggiorno. Per il resto solo parole e le solite promesse. Tutti però sanno che noi migranti siamo una parte fondamentale di questo paese. Qui lavoriamo, qui nascono, crescono, studiano i nostri figli e le nostre figlie. Se noi migranti non abbiamo sicurezza nessuno potrà averla, perché la Bossi-Fini è una fabbrica di sfruttamento e precarietà che colpisce tutti. In questa situazione è necessario scegliere da che parte stare: noi non accettiamo che questo sia considerato normale.

Per questo non stiamo zitti. Non accettiamo la Bossi-Fini: non accettiamo di essere ogni giorno ricattati dove viviamo e lavoriamo, non accettiamo che il dramma del terremoto diventi un disastro per i migranti. Per questo invitiamo uomini e donne, migranti e italiani, a partecipare al

PRESIDIO DEI MIGRANTI E CON I MIGRANTI, DAVANTI ALLA PREFETTURA DI BOLOGNA, SABATO 30 GIUGNO DALLE ORE 10.30

  • per sostenere e rilanciare la richiesta di una moratoria urgente sui permessi di soggiorno nelle zone terremotate
  • per denunciare l’applicazione della legge da parte di Questure e Prefetture che di fatto spesso impedisce di ottenere il permesso per ricerca lavoro
  • per dire NO alla legge Bossi-Fini e al contratto di soggiorno, per il permesso di soggiorno per tutte e tutti senza truffe né ricatti

Facciamo appello a tutte le realtà e a tutti gli uomini e le donne che hanno sottoscritto la richiesta per una moratoria urgente sui permessi di soggiorno e che possono raggiungere Bologna a essere attivamente con noi quel giorno.

Coordinamento Migranti Bologna e provincia, Coordinamento Migranti Cento, Scuola d’Italiano con migranti Xm24, Sportello medico-giuridico Al-Sirat

Info: coo.migra.bo@gmail.com / 327.57.82.056

, , , , ,

Nessun commento

Siamo qui e non ce ne andiamo! 10 giugno incontro dei migranti, degli insegnanti e degli avvocati

Domenica 10 giugno la SIM, il Coordinamento Migranti di Bologna  e lo sportello medico-giuridico Al Sirat organizzano

PRANZO/INCONTRO   Siamo qui e non ce ne andiamo!

Programma:

-ore 13 pranzo (si mangia, si chiacchiera, ci si diverte tutti insieme)

– dalle ore 15 proiezioni e assemblea (per parlare delle principali problematiche che riguardano i migranti in Italia e di come poterle affrontare e risolvere insieme)

 

Scarica e diffondi il numero 24 di Senza Chiedere il Permesso, il foglio periodico del Coordinamento Migranti Bologna e provincia: SCP numero 24 giugno 2012

In questo numero:

  • 10 giugno incontro dei migranti, degli insegnanti e degli avvocati, organizzato con la SIM – Scuola d’Italiano con migranti XM24 e lo sportello medico-giuridico Al Sirat. Programma: ore 13 pranzo, dalle ore 15 proiezioni e assemblea Siamo qui e non ce ne andiamo!
  • appello per una moratoria urgente sui permessi e le carte di soggiorno nelle zone terremotate, per leggere l’appello, le adesioni e sapere come aderire, clicca qui.

 

, , , , , , ,

Nessun commento

Terremoto: subito una moratoria per i permessi di soggiorno

Il terremoto che in questi giorni ha colpito molti comuni emiliani non ha apparentemente fatto differenze. In realtà, come dimostrano le morti sul lavoro di tanti operai, sono stati colpiti soprattutto i lavoratori, senza distinzione. Per colpa della precarietà, che spinge a rischiare la vita pur di non essere licenziati, operai italiani e migranti erano al lavoro. Molti di loro sono rimasti senza una casa in cui dormire e un luogo di lavoro dove guadagnarsi un salario. In questa strage di operai sono quattro i migranti che hanno pagato con la vita il loro lavoro e sono centinaia gli sfollati e i rimasti senza impiego.

In questa situazione, i migranti pagano un prezzo ancora più alto a causa delle leggi che regolano la loro permanenza in Italia. Nelle misure d’urgenza prese dal Governo non c’è nessuna attenzione per la particolare condizione che i migranti vivono in Italia a causa delle norme delle legge Bossi-Fini. Per queste ragioni, il Coordinamento Migranti Bologna e provincia chiede al Governo e a tutte le autorità competenti di agire subito affinché a tutte le migranti e ai migranti residenti nelle zone terremotate:
• Sia garantito il rinnovo del permesso di soggiorno e della carta di soggiorno, anche se nei prossimi due anni non saranno in grado di soddisfare i criteri di lavoro, reddito, abitazione previsti dal testo unico sull’immigrazione.
• Sia cancellata per i prossimi due anni la tassa di rinnovo del permesso;
• Sia garantita un uguale trattamento nei soccorsi e nell’assistenza, indipendentemente dal possesso di un permesso di soggiorno.

Senza una moratoria urgente sui permessi di soggiorno, i migranti si troveranno a subire oltre agli effetti del terremoto quelli della politica e della burocrazia italiane a causa di una legge, la Bossi-Fini, che già subiscono quotidianamente.

Senza una moratoria urgente sui permessi di soggiorno le lavoratrici e i lavoratori migranti rischiano di essere uguali a quelli italiani solo quando sacrificano la loro vita.
Solo una moratoria urgente sui permessi di soggiorno permetterà ai lavoratori e alle lavoratrici migranti di ricostruire la loro vita dopo il terremoto.

 

Coordinamento migranti Bologna e provincia
coo.migra.bo@gmail.com
3275782056

 

, , , ,

Nessun commento

Torneo di Basket “SCHIACCIA IL RAZZISMO” – sabato 12 maggio 2012 – ore 15 – PIAZZA DELL’UNITA’

Il 12 maggio il torneo di basket “Schiaccia il razzismo” organizzato dal Laboratorio On The Move, Coordinamento Migranti Bologna e Uisp tornerà in piazza. Sarà una giornata che vedrà la partecipazione di numerose persone, un momento importante per rompere il silenzio che negli scorsi mesi ha affossato il dibattito sulla cittadinanza. Sarà una giornata di festa, una giornata in cui poterci esprimere attraverso lo sport e attraverso la nostra musica per far valere le nostre rivendicazioni.
Sembra passata un’eternità da quando il Presidente della Repubblica parlava della necessità di dare la cittadinanza a chi è nato in Italia. Sembra passata un’eternità da quando si sentiva parlare di campagne sulla cittadinanza che volevano insegnarci cosa significa essere italiani. E sembra passata un’eternità da quando tutte le potenze della vecchia Italia, dai partiti politici agli esponenti del governo, dai giornali ai sindacati, di destra e di sinistra, erano impegnate in una santa lotta spietata per stabilire il criterio giusto per diventare cittadini, parlando di test di lingue, accordi di integrazione e permessi a punti.
Eppure non è passata un’eternità.
Non è passata un’eternità, ma solo pochi mesi, da quando noi, generazione in movimento, scendevamo in piazza per lottare contro la legge Bossi-Fini, una legge che ci dice che dopo i 18 anni dobbiamo andar via dall’Italia se non troviamo un lavoro entro sei mesi, e lottavamo rivendicando di ottenere la cittadinanza ora, subito e senza condizioni. Non è passata un’eternità nemmeno da quando il primo marzo scioperavamo insieme, migranti e italiani, nativi e non, con i nostri genitori, per dire che la legge Bossi-Fini è una fabbrica della precarietà, una legge che ci rende tutti più precari e ricattabili costringendoci ad accettare qualsiasi condizione di lavoro. Non è passata un’eternità neppure da quando affermavamo che non accettiamo i CIE come allo stesso tempo non accettiamo i discorsi che parlano di una loro possibile umanizzazione.
Non è passata un’eternità, insomma, e non vogliamo accettare per l’eternità queste condizioni.
Per questo motivo oggi pretendiamo di avere la cittadinanza ora e senza condizioni. Non ci interessano, però, gli sterili dibattiti di chi vorrebbe legare le regole di accesso alla cittadinanza a nuovi criteri di gerarchizzazione, continuando ancora a dividerci tra persone di serie A e serie B. Così come non accettiamo che si continui a parlare di integrazione perché sappiamo che nella vita di tutti i giorni lavoriamo insieme, viviamo insieme e studiamo insieme, nella stessa classe, divisi esclusivamente dal razzismo istituzionale. Ma sappiamo anche che la cittadinanza non ci libererà dal futuro di precarietà e sfruttamento che coinvolge oramai tutti, italiani compresi. La cittadinanza, allora, è per noi uno strumento di lotta contro la legge Bossi-Fini e per liberarci da essa. Consapevoli che si tratta del primo passo della nostra lotta complessiva per la libertà e i diritti di tutti e tutti, contro ogni forma di precarizzazione del lavoro e dell’esistenza: CITTADINANZA ORA!!

Lab. On The Move, generazione in movimento
Coordinamento Migranti Bologna e Provincia 

 

https://www.facebook.com/events/356634364401384/

, , , , , ,

Nessun commento

Torneo “Due Calci al Razzismo”

Torna il bel tempo, torna la primavera e torna lo sport della SIM!

Si inizia con un torneo…

Sabato 28 aprile la SIM XM24 partecipa al torneo di calcetto “Due calci al razzismo” con UISP…

siete tutti invitati, NON MANCATE!

Via Pasubio (Velodromo)

– Ore 13: pranzo insieme;

– Ore 14.30: Prima partita!

 

, , , ,

Nessun commento