Archivio per la categoria Appelli

Hobo-Laboratorio dei saperi comuni – Giardini di via Filippo Re (Bologna)

IKEAAssemblea con studenti e precari. Negli ultimi mesi le lotte nel settore della logistica hanno mostrato che nella crisi è possibile produrre conflitto e vincere. Hanno mostrato che il ricatto esercitato dalle cooperative sui lavoratori può essere spezzato, un insegnamento prezioso per i sempre più numerosi precari e studenti che all’interno delle cooperative, lavorano con orarai infami, salari ridicoli e nella più assoluta mancanza di garanzie contrattuali. Per costruire un terreno comune di lotta contro lo sfruttamento generalizzato sul lavoro dentro la crisi, Hobo-Laboratorio dei saperi comuni convoca un’assemblea in vista dello sciopero generale del settore il 15 marzo. Partecipano precari, studenti e lavoratori della logistica.

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Assemblea generale dei migranti a Bologna: in oltre 300 lanciano un percorso per dire basta alla legge Bossi-Fini. Il 23 marzo manifestazione a Bologna

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Il 17 febbraio a Bologna una enorme assemblea di migranti ha riempito il piazzale coperto di XM24, costringendo i presenti ad uscire dalla sala grande. Oltre 300 i partecipanti provenienti da molte città italiane: Bologna, Ferrara, Brescia, Verona, Ravenna, Modena, Torino, Milano, Piacenza, Padova. In un clima da subito acceso i migranti hanno detto basta al regime di sfruttamento e razzismo che si appoggia sulla legge Bossi-Fini. Tante le storie raccontate, e grande la voglia di affermare la presenza politica dei migranti con una manifestazione dove tutti e tutte possano far sentire la loro voce. Numerosi tra i presenti i lavoratori delle cooperative della logistica, che hanno portato la forza espressa in questi mesi nel settore contro il regime di precarietà e sfruttamento che lo caratterizza. Da tutti è uscita la forte volontà di continuare questo percorso e portare la forza accumulata fuori dai posti di lavoro, per portare la presenza dei migranti nelle strade e nelle piazze, per rivendicare la cancellazione della legge Bossi-Fini, la fine del quotidiano razzismo istituzionale che colpisce tutti i migranti, il salario, le famiglie e indebolisce la posizione di tutti i lavoratori. Da oggi esce l’indicazione chiara che l’uguaglianza non può essere uno slogan, e che l’unico modo per fare un passo avanti duraturo è combattere insieme contro la legge Bossi-Fini e quello che produce nei luoghi di lavoro e nella società. Questa convinzione è ancora più forte oggi che, con la crisi economica, crescono le divisioni, la competizione e il razzismo: se milioni di migranti continueranno ad essere indicati come nemici per legge, non ci saranno vere conquiste. Finché il razzismo istituzionale, colpendo i migranti, agirà come un’ipoteca sulla pelle di tutti i lavoratori e le lavoratrici, non potranno esserci passi avanti decisivi. Per questo dall’assemblea di oggi a Bologna i migranti chiamano tutte e tutti per un percorso contro questa legge nel nome del protagonismo dei migranti. Un percorso che appoggia con forza lo sciopero per il contratto del settore della logistica in preparazione per la metà di marzo, un settore dove la forza lavoro è in grandissima maggioranza composta da migranti, grazie al ricatto che per anni il permesso di soggiorno ha avuto sul lavoro migrante, spingendo ad accettare mansioni più pesanti, salari più bassi e il lavoro nelle cooperative pur di avere i documenti in regola. Oggi le lotte nel settore della logistica hanno portato migliaia di lavoratori a conquistare pezzi di salario e di libertà, sconfiggendo la paura e il ricatto. L’assemblea di oggi dice che da queste lotte può venire la forza per liberare tutti i migranti, in tutte le categorie lavorative e in tutte le condizioni di vita, dal ricatto del permesso di soggiorno, e liberare con loro tutti i lavoratori dalle divisioni imposte dal razzismo istituzionale. Per questo, i migranti e le migranti in assemblea e chi era con loro, lanciano per il 23 marzo una manifestazione politica di massa contro la legge Bossi-Fini, lo sfruttamento e il razzismo istituzionale e chiamano tutti, sin da ora, a fare crescere questa data dentro e fuori i posti di lavoro. La straordinaria presenza di oggi, gli interventi e la grande partecipazione mostrata da tutti dicono una cosa chiara: conosciamo la nostra forza, questo è il momento!

Da tutte le città e i luoghi di lavoro: il 23 marzo riempiamo Bologna!

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Appello per una mobilitazione nazionale con i rifugiati

Costruiamo una coalizione per l’accoglienza degna. Mobilitiamoci in maniera permanente a partire dal prossimo 25 febbraio

Il prossimo 28 febbraio è prevista la fine della cosiddetta “Emergenza Nordafrica” e migliaia di rifugiati in tutta Italia rischiano di essere abbandonati una seconda volta.arton18336-0e59d

Già nel corso di quest’ anno e mezzo trascorso dall’inizio del Piano di Accoglienza, infatti, sono stati lasciati soli dalla colpevole inerzia del Governo e di chi ha gestito l’accoglienza.
Strutture in condizioni indegne, senza acqua calda e riscaldamento, persone stipate in posti sovraffollati, disservizi e malaffari, come ci hanno raccontato i reportage dell’Espresso, di Repubblica e del New York Times, non sono però gli unici “scandali” di questa vicenda.

Salvo in qualche rara esperienza territoriale infatti, nessuna delle strutture di accoglienza ha costruito le condizioni minime perché i rifugiati provenienti dalla Libia avessero l’opportunità di rendersi autonomi, indipendenti ed inserirsi nei nostri territori. Niente corsi di formazione, nessuna traccia dell’inserimento lavorativo, zero inserimento abitativo.

Così, il circuito messo in piedi con l’Emergenza Nordafrica si appresta a dare prova del suo ennesimo fallimento consegnando alla strada migliaia di persone senza futuro.
Eppure il denaro non è mancato e le cifre fanno impallidire ogni retorica sulla scarsità di risorse: 1 miliardo e 300 milioni di euro, 46 euro a persona per ogni giorno di ospitalità, oltre 1.200 euro al mese per ogni profugo, una vera fortuna in denaro si è persa tra le pieghe di convenzioni e burocrazie, finita in tasca di albergatori e cooperative a copertura dei loro affari.

Come se non bastasse, il colpevole ritardo con cui il Governo ha disposto il rilascio dei permessi di soggiorno ha letteralmente ingabbiato i rifugiati: senza permesso, senza carta d’identità, senza titolo di viaggio (sostitutivo del passaporto), senza quindi poter scegliere di restare, di lavorare, oppure di ripartire verso altre mete.

Per questo, dopo questo anno e mezzo di mobilitazioni, di appelli e di attività di sostegno ai cosiddetti profughi, crediamo sia il momento di mobilitarci tutti insieme. Di mettere in campo una grande coalizione per i rifugiati. Una mobilitazione comune che dal prossimo 25 febbraio si riappropri di piazze, strade, spazi vuoti, università o scuole.

Perchè chi è fuggito dal conflitto in libia, perseguitato, minacciato, utilizzato come moneta di scambio dal dittatore Gheddafi, non sia costretto a mettersi in fuga una seconda volta, nell’ombra, dopo aver sperato che le democrazie europee sapessero dare prova di civiltà.

Chiediamo:
- la proroga dell’accoglienza oltre il 28 febbraio con risorse destinate all’inserimento abitativo dei rifugiati;
- la messa a disposizione di borse lavoro, fondi per la formazione, l’inserimento lavorativo e di somme adeguate per chi voglia raggiungere altre mete, anche attingendo dall’enorme quantità di denaro accumulata dagli enti gestori che non hanno mai messo in campo queste attività;
- l’immediato rilascio per TUTTI dei permessi di soggiorno, dei titoli di viaggio, delle carte d’identità.
- l’adozione di queste misure in maniera omogenera su tutto il territorio nazionale

Una questione di democrazia, dignità e giustizia.

Per aderire utilizza lo spazio sottostante o scrivi a redazione@meltingpot.org

Prime adesioni:

CS TPO BOLOGNA
ASSOCIAZIONE RAZZISMO STOP PADOVA
CSO PEDRO PADOVA
ADL COBAS PADOVA
RETE TUTTIIDIRITTIUMANIPERTUTTI VENEZIA
CS RIVOLTA MARGHERA (VE)
SCUOLA SI ITALIANO PER MIGRANTI LIBERALAPAROLA MESTRE (VE)
ADL COBAS VENEZIA
AMBASCIATA DEI DIRITTI MARCHE
AMBASCIATA DEI DIRITTI ANCONA
SPAZIO COMUNE AUTOGESTITO ARVULTURA
ASSOCIAZIONE CITTA’ MIGRANTE REGGIO EMILIA
LABORATORIO AQ16 REGGIO EMILIA
EMERGENCY REGGIO EMILIA
ART LAB OCCUPATO PARMA
CSA CASA CANTONIERA PARMA
ASSOCIAZIONE RUMORI SINISTRI RIMINI
LAB.PAZ PROJECT RIMINI
LABORATORIO ZETA PALERMO
SEL FEDERAZIONE PROVINCIALE VENEZIANA
CIRCOLO SEL MESTRE (VE)
ASSOCIAZIONE GA3 REGGIO EMILIA
CIRCOLO SEL FIVIZZANO (MS)
ASSOCIAZIONE GARIBALDI 101 NAPOLI
ASSOCIAZIONE SHIMABARA ANCONA
CS ASILO POLITICO ANCONA

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Lotta contro il freddo…LAVORI IN CORSO!

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POCA ACCOGLIENZA: reportage sui rifugiati e le rifugiate arrivati nel 2011 a Bologna

L’Associazione Al – Sirat è lieta di proporvi la visione di:

POCA ACCOGLIENZA: reportage sui rifugiati e le rifugiate arrivati nel 2011 a Bologna.

A quasi due anni dalla fuga precipitosa dalla guerra in Libia, la traversata del Mediterraneo, lo sbarco a Lampedusa, la permanenza in vari centri temporanei, come vivono i migranti giunti a Bologna nell’ambito del Piano Emergenza Nord – Africa allestito dal Governo italiano? Per vederlo siamo stati nel centro San Felice, gestito dalla Croce Rossa italiana, e a Villa Aldini.
Dalla visita emerge il quadro di un’accoglienza dimezzata. Persone parcheggiate e limitate da un’assistenzialismo (di bassa qualità) che non le indirizza verso concrete prospettive di autonomia, a ormai due mesi dalla fine del piano.

 

Regia: Manuel Zani
Fotograzia: Manuel Zani
Fonico: Viktor Bosnjak
Montaggio: Nicola Cabiddu
Post prod. audio: Viktor Bosnjak

GUARDA QUI:

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 http://archive.org/details/PocaAccoglienza

L’Associazione Al – Sirat è composta da medici e avvocati e gestisce uno sportello di informazione sanitaria e giuridica per cittadini/e migranti a Bologna presso lo spazio autogestito dell’EXM 24, via Fioravanti, 24, ogni venerdì dalle ore 19:30 alle ore 21:00.
Per contatti: e- mail: sportellomedicogiuridico@gmail.com; cell. 347 8776090 avvocati – cell. 3471542076 medici.

In occasione della cd. emergenza Nord – Africa l’Associazione ha svolto per conto del Comune di Bologna un servizio di consulenza legale nei diversi Centri di accoglienza presenti sul territorio provinciale.

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Appello per volontari a Rosarno

La Rete Campagne in Lotta inizierà da Gennaio 2013, in collaborazione con l’associazione Africalabria, un intervento nella Piana di Gioia Tauro con particolare attenzione al comprensorio di Rosarno dove da mesi è iniziata la raccolta di clementine e arance ad opera di braccianti stranieri.

Lanciamo quindi una campagna di reclutamento rivolta a tutti gli interessati.

Per dare la propria disponibilità ( a seconda delle possibilità di ognuno..) bisognerebbe scrivere:

nome cognome, disponibilità temporale, precedenti esperienze avute in tema lavoro e migrazioni e, se si hanno, specifiche competenze di tipo giuridico (tipo sportello immigrazione di alcun genere…),  d’insegnamento di lingua italiana per stranieri, di ciclofficna.

referente turni per Rosarno è Veronica: veronica.padoan@gmail.com

L’intervento, se riesce la copertura per turni dei diversi mesi, proseguirà fino a primavera, e si articolerà su 4 filoni principali:

– corsi d’italiano in sostegno a quelli già avviati da Africalabria,
– diffusione informazioni basiche su diritti immigrazione e lavoro in agricoltura con rinvio a servizi specifici o luoghi di competenza attivi sul territorio, tendenzialmente tramite staffette sul territorio presso i luoghi di maggior concentrazione abitativa
– ciclofficina tendenzialmente itinerante con furgone, per supporto alla manutenzione delle bici

– promozione di attività culturali e di comunicazione sul territorio (mostre fotografiche, eventi culturali, eventi di confronto con popolazione locale, ecc…)

La situazione é piuttosto complicata: difficile e controindicato spiegarlo per mail…diciamo che ci sarà una infarinatura sul campo durante il tempo libero,però é importante sottolineare che non lavoreremo all’interno di un campo gestito direttamente da noi tramite progetto strutturato e protetto,

ma opereremo direttamente sul territorio ed in alcuni concentramenti abitativi improvvisati dai braccianti

(si parla di grandi numeri e distanze non indifferenti) preesistenti al nostro intervento.
Perciò la delicatezza della situazione richiede un pò di cautela, ascolto e senso di responsabilità collettiva da parte di tutti coloro che intendono partecipare all’intervento (non sarà previsto un test attitudinale!..é solo un ‘indicazione per arrivare con un filo di preparazione mentale e consapevolezza…)

 

..ah, da sottolineare che per ora il viaggio é totalmente a proprie spese. Per dormire non si pagherà e per spese di cibo sarà previsto magari un mini-contributo settimanale.

I soldi che verranno raccolti tramite le varie attività di autofinanziamento della rete “campagne in lotta”  verranno spesi soprattutto per la benzina, infatti gli spostamenti saranno quotidiani e le distanze non brevissime.

Il numero di conto corrente per chi volesse contribuire alle spese di mantenimento dell’intervento sarà comunicato al più presto.

si consiglia vivamente di venire automuniti!

per qualsiasi dubbio chiamate al numero di telefono che sarà attivo da gennaio sul campo: 3931621686

 

per informazioni ed aggiornamenti http://campagneinlotta.org/
….iscrivetevi, scendete e diffondete…
a presto.

 

Rete campagne in lotta.

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2013, fine dell’emergenza. Un’altra accoglienza è possibile

Non più profughi, ma cittadini.Questa è la richiesta rivolta alle istituzioni locali e nazionali da parte dei migranti fuggiti dalle bombe della guerra in Libia nella primavera del 2011.
In questi mesi e in queste settimane, a Bologna, a Rimini, a Reggio Emilia, come in altre parti d’Italia, i richiedenti asilo, i rifugiati e le persone con protezione umanitaria ospitati nella nostra regione nelle differenti strutture del Piano di Accoglienza predisposto dalla Protezione Civile sono scesi nelle strade e

nelle piazze per reclamare il diritto al futuro e ad un’accoglienza degna dopo il 31 dicembre, data in cui termina il il piano Emergenza Nord Africa.
Di fronte alla minaccia sempre più realistica di rimanere senza un tetto, i richiedenti asilo protestano anche in questi giorni per il ritardo dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, che arrivano dopo un anno e mezzo di attesa snervante e che sono inadeguati a garantire percorsi di inclusione e di autonomia a fronte della prospettiva di restare senza alloggio.In questo anno e mezzo siamo stati al loro fianco, per sostenerne le battaglie, le aspirazioni e rivendicazioni. Lo Sportello Migranti del TPO a Bologna ha, inoltre, fornito quei servizi che nessuno assicurava loro, malgrado fossero finanziati dalle convenzioni e dai contratti. per sostenerne le battaglie e le aspirazioni, ma anche per fornire quei servizi che nessuno assicurava loro, malgrado fossero finanziati dalle convenzioni e dai contratti. Assistenza legale, accompagnamento ai servizi del territorio, organizzazione dei corsi di italiano, iscrizione al Centro per l’Impiego, raccolta di vestiario, iscrizione ai corsi per la licenza media sono solo alcune delle attività che abbiamo prestato volontariamente, per colmare un gigantesco vuoto lasciato da alcuni gestori, come la Croce Rossa Italiana, che nonostante i circa 3 milioni di euro ricevuti dalla Protezione Civile ha lasciato senza riscaldamento e senza alcun servizio 130 cittadini nigeriani alloggiati presso Prati di Caprara.

Giovedì 20 dicembre assessori di Comuni, Province e Regione si incontreranno nella “Cabina di Regia” per stabilire l “exit strategy” dall’emergenza, che temiamo si risolverà concretamente solo in incentivi al rimpatrio volontario assistito e vaghe misure di sostegno per i più vulnerabili. Un paradosso, che legittima graduatorie dei più svantaggiati per l’accesso al diritto di un futuro, e alla maggioranza si propone di levare il disturbo, ignorando che chiunque sia fuggito dalle bombe, sia stato sfruttato nei cantieri edili o nelle aziende in Libia e sopravvissuto alla traversata del Mediterraneo è “vulnerabile” (specialmente se ha vissuto per 18 in un capannone gelido gestito dalla Croce Rossa Italiana). Ancora una volta la politica investe i fondi nei dispositivi di espulsione tipici di un approccio postcolonialista alle migrazioni anziché in progetti reali e concreti di inclusione sociale.
Accogliamo quindi l’invito dei richiedenti asilo dei Prati di Caprara ad essere presenti sotto alla Regione giovedì 20 dicembre per dire ai membri della Cabina di Regia che per realizzare una strategia veramente efficace di uscita dall’emergenza è necessario che la Croce Rossa Italiana sia sollevata dalla gestione dei Prati di Caprara e di qualsiasi altra struttura di accoglienza per migranti e che al suo posto subentri il Comune di Bologna
che a tutti i migranti afferenti all’Emergenza Nord Africa siano garantiti accoglienza e percorsi di inclusione fino al raggiungimento dell’autonomia

Torniamo ad esigere che l’emergenza causata dalle autorità dello Stato si chiuda con decisioni politiche responsabili, diritti garantiti e programmi, idee, impegni definiti perché i migranti fuggiti dalla Libia meritano molto di più di una eventuale “proroga last minute” delle condizioni attuali con la vaga promessa di realizzare tutto ciò che per un anno e mezzo Governo, Regioni, Protezione Civile e la maggioranza degli enti locali non hanno fatto.
Per questo invitiamo tutte e tutti a sostenere la mobilitazione dei richiedenti asilo che dopo la Marcia della Dignità del 29 ottobre, la manifestazione Rigths Dignity Future del 10 novembre, e a Rimini e Reggio Emilia con iniziative diffuse nelle ultime settimane, tornano ad alzare la voce per rifiutare un destino di emarginazione, povertà e sfruttamento lavorativo.

Giovedì 20 dicembre 2012, ore 14
Presidio sotto alla Regione Emilia Romagna
Viale Aldo Moro 52

Centro sociale TPO, Bologna

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Comunicato Human Motor 2012

LIBERIAMOCI DAL MOTOR SHOW!

Torna il Motor Show, ritorna Human Motor. Sabato 8 Dicembre una Critical Mass attraverserà la città di Bologna per liberare la città dall’immaginario dell’(auto)distruzione; per contestare con forza una fiera che ripropone la donna come cosa; per riaffermare che un’altra mobilità, libera, pulita e sostenibile non è solo possibile, è più che mai necessaria!

Bologna anche quest’anno ospiterà lo spettacolo dei motori.

Ma di quale spettacolo parliamo?
La giunta comunale di Bologna, che in campagna elettorale promise di implementare la mobilita’ sostenibile, oggi promuove grandi opere speculative in odore di malaffare, come il People Mover.
Ed anche eventi spot come i recenti T-Days, passerelle eco – friendly che nulla hanno a che fare con una vera progettualita’ organica della mobilita’ sostenibile a Bologna, ricadono nella stessa ipocrisia.

La grande Opera la realizzano tutti coloro che quotidianamente scelgono di pedalare la città per ritrovarla, per inventarla, per amarla. Occorre dunque rivendicare il diritto alla mobilità, internazionale e sostenibile; occorre ripensare radicalmente il modo di abitare questo pianeta, e dunque, il modo di attraversarlo e di muovercisi dentro; occorre ritrovare relazioni e spazi a tempo di pedale.
La strada migliore non è quella che si vede dall’abitacolo, ma quella che scorre sotto i pedali!

HUMAN MOTOR! ENJOY FUTURE!
Provalo Sabato 8 Dicembre in tutte le strade.
Tuo a partire con una bicicletta da Piazza dell’Unità ore 15.00

Per Ulteriori info: http://human-motor.noblogs.org/ o http://www.humanmotor.org/

Ave graziella piena di grasso,
il pignone è con te,
tu sei benedetta tra le bici,
e benedetto è il frutto del movimento tuo centrale,
santa graziella, madre delle masse critiche,
prega per noi ciclisti,
dacci oggi le nostre salite quotidiane,
e non indurci nel traffico,
ma liberaci dalle automobili,

Pedalate!

Lo spot 2009 di Adriano Bono

SABATO 8 DICEMBRE 2012 ORE 15:00 PIAZZA DELL’UNITÀ

L’APOCALISSE DELL’AUTOMOBILE

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Campagna SOS ROSARNO

 TORNA LA CAMPAGNA

SOS ROSARNO

Gli agrumi e l’olio dei produttori di riferimento di SOS Rosarno provengono rigorosamente da agricoltura biologica certificata. Tutti i produttori sono piccoli proprietari, singoli o associati in cooperative, assumono regolarmente la manodopera impiegata nella raccolta, per oltre il 50% immigrata, e sono interni al circuito della solidarietà con gli africani di Rosarno, che nell’assoluta insufficienza delle politiche istituzionali d’accoglienza possono sopperire ai bisogni più elementari solo grazie al sostegno delle realtà associative della società civile. Ed è per questo che una quota del prezzo di tutti i prodotti va a finanziare l’attività di “Africalabria, uomini e donne senza frontiere, per la fraternità”, associazione multietnica che a Rosarno e dintorni coinvolge italiani e stranieri in attività di sostegno ai braccianti immigrati come la scuola d’italiano, sportelli informativi, prima assistenza, supporto delle rivendicazioni per il rispetto dei diritti fondamentali.


l’ordine va inviato compilando questo modulo entro domenica 2 dicembre

https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dGp5UzROckJRT2lIUHRScU9lcnkyT1E6MQ#gid=0

(o scrivete a ilpopolodellearance@gmail.com)

CONSEGNA MERCOLEDI’ 12 DICEMBRE AL CRASH!
INGRESSO VIA DELLA COOPERAZIONE 10


QUEST’ANNO LA CONSEGNA AVVERRA’ ALL’INTERNO DEL MERCATO DI CAMPI APERTI (che si svolge tutti i mercoledi’ dalle 17 alle 20,30)  Sara’ possibile acquistare prodotti contadini, mangiare, incontrarsi e affiancare alle nostre pratiche di consumo alternativo in difesa dei diritti dei braccianti stranieri, il sostegno a chi pratica l’agricoltura contadina proprio qui’ vicino a noi….L’agricoltura contadina è la forma di produzione, alternativa alla produzione industrializzata, che consente la massima valorizzazione del lavoro umano e garantisce un reddito dignitoso ai produttori agricoli.

 

Parallelamente alla distribuzione degli agrumi

e al mercato di Campi Aperti,

organizzeremo un incontro sul tema

delle lotte condotte negli ultimi mesi

in diverse città italiane da migranti impiegati nella logistica dei magazzini di varie catene della

Grande distribuzione organizzata

A Rosarno l’arrivo di braccianti agricoli, per lo piu’ africani, è appena iniziato e gia’ si accalcano nelle tendopoli. Ancora migliaia di migranti africani condannati dalla mancanza di alternative a nutrire il grande serbatoio di lavoro nero che sostiene i profitti dell’industria agro-alimentare.


UNA VOLTA SCARICATE LE ARANCE NON FACCIAMO TORNARE IL TIR VUOTO VERSO ROSARNO!

Ci chiedono un aiuto – servono  coperte, maglioni, giacche, sacchi a pelo, impermeabili, scarpe (da uomo, invernali, dal 40 in su, anche molto in su) e viveri. i viveri meno sono da cucinare meglio è. Lmitatevi a queste cose (no tende per ora) chiunque voglia dare un contributo puo’ portare il materiale al crash! in via della cooperazione 10 nei seguenti giorni:

mercoledi’ 28 novembre dalle 17 alle 20,30


mercoledi’  5 dicembre  dalle 17 alle 20,30

se possibile mettete le cose che portate in uno scatolone di cartone chiuso – grazie

 


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Dalla parte dei migranti, per la chiusura di Casa Pound

Da qualche mese, a Bologna, viene concessa una larga agibilità politica a una associazione neo-fascista denominata Casa Pound.

A distanza di quasi un anno non abbiamo certo dimenticato quanto accaduto a Firenze quando un militante di Casa Pound ha ferito tre migranti uccidendone altri due. Di qualche giorno fa sono poi le notizie delle “ronde anti-immigrati” in Abruzzo e la costituzione della prima cellula italiana di “Alba Dorata”, partito neonazista greco. Non abbiamo dimenticato, ed è per questo che non permetteremo che tutto ciò accada ancora e non abbasseremo la guardia contro i fascisti di ieri e di oggi.

Ormai in diverse parti d’Italia gruppi neo-fascisti perseguitano i migranti con atti violenti. Noi, migranti e italiani, non possiamo permettere che il fascismo continui a ottenere spazi di visibilità.

Noi sappiamo inoltre che una legge, la Bossi-Fini, quotidianamente ricatta milioni di migranti legando il permesso di soggiorno al contratto di lavoro. Le leggi dello Stato trattano i migranti come uomini e donne che possono essere espulsi anche dopo anni di lavoro in Italia. Uomini e donne che possono essere rinchiusi nei Cie e privati della loro libertà. Da anni diciamo che la Bossi-Fini va abolita e anche in questa occasione di rifiuto di tutti i fascismi lo ribadiamo ad alta voce.

Sappiamo anche che con la crisi economica i migranti pagano il prezzo più alto a causa del razzismo istituzionale. Nella crisi, le leggi vedono nei migranti i lavoratori che possono essere sacrificati per primi, sempre messi alla prova, come corpi estranei. Ovunque i datori di lavoro si sentono in diritto di trattare i migranti come oggetti, tanto più se ci si ribella contro lo sfruttamento: è successo a Rosarno come a Mantova.

Mentre molti migranti perdono il permesso di soggiorno e vedono le proprie famiglie dividersi a causa della crisi, gruppi apertamente razzisti si sentono tutelati, liberi di muoversi, e ottengono sedi per riunirsi e agibilità politica.

Noi pensiamo che il razzismo istituzionale e il razzismo di Casa Pound non possono trovare spazio in questa città . Noi, migranti e italiani, rifiutiamo i gruppi fascisti e lottiamo contro il razzismo istituzionale e la legge Bossi-Fini.

A Bologna, città che tanto ha dato alla lotta antifascista e che tutt’oggi è attraversata da molte pratiche, gruppi e associazioni politiche e culturali uniti nel nome dell’antifascismo e dell’antirazzismo, la presenza di uno spazio politico affidato a Casa Pound è inaccettabile.

Per queste ragioni sosteniamo la manifestazione del 24 novembre per l’immediata chiusura di Casa Pound. Perché saremo noi, migranti e italiani, a togliere il permesso a tutte le forme di razzismo e fascismo.

Per la libertà dei migranti e contro ogni fascismo!

Coordinamento Migranti Bologna – S.I.M. XM24 – Connessioni Precarie – Sportello medico giuridico Al-Sirat

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